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The Economist: linee difensive difficili sa superare anche per gli eserciti NATO più preparati. Ministero della Difesa russo parla di 20.000 militari ucraini caduti a luglio

Nella regione di Zaporizhzhia l'avanzata ucraina appare sempre più una sanguinosa corsa mortale verso un miraggio irraggiungibile. Si moltiplicano i filmati che testimoniano come intere colonne di blindati Bradley americani vengano fatti saltare in aria uno dopo l'altro dall’artiglieria e dalle mine dell’imponente impalcatura difensiva messa in piedi dalla Russia.
Dopo che l'esercito di Kiev era riuscito ad entrare nel villaggio di Staromayorskoye, nella giornata di ieri, il capo del movimento "Siamo insieme alla Russia", Volodymyr Rogov aveva annunciato che le truppe russe avevano effettuato un contrattacco e cacciato l'esercito ucraino dal villaggio, impedendo ulteriori azioni offensive verso Urozhaynoye.
Oleg Cechov, capo del centro stampa del gruppo Vostok questa mattina ha ribadito a Ria Novosti che le sue unità hanno impedito alle truppe AFU di prendere piede nel nord dell'insediamento.
"Nella direzione di Yuzhnodonetsk, le unità avanzate del gruppo di forze Vostok, sostenute dall'artiglieria, continuano a respingere i tentativi del nemico, che sta cercando di prendere piede nelle regioni settentrionali di Staromayorsky, durante i combattimenti il nemico subisce perdite, diversi militanti sono stati fatti prigionieri", ha affermato, sottolineando che le forze armate ucraine hanno tentato due volte di condurre ricognizioni in combattimento nelle aree di Priyutnoye e Rabotino, ma sono state costrette a ritirarsi con pesanti perdite.
Secondo il Ministero della Difesa russo nelle direzioni Sud-Donetsk e Zaporozhye le stesse truppe Vostok hanno attaccato le posizioni delle truppe ucraine nelle aree di Novodanilovka, Lesnoy, Preobrazhenka, Malaya Tokmachka, Rabotino e Orekhov.
Nelle ultime 24 ore Kiev avrebbe perso in questa direzione fino a 275 militari, tre carri armati, sei veicoli da combattimento di fanteria, tre veicoli corazzati da combattimento, e tre obici: un M109 Paladin, un M777 e FH-70.
Sul fronte meridionale, gli ucraini stanno cercando di irrompere a sud verso Melitopol e il porto di Berdyansk per dimezzare le forze russe e tagliare il corridoio di terra verso la Crimea, ma si tratta di una prospettiva sempre più astratta e propagandistica.
Lo stesso The Economist ammette che durante la controffensiva le forze armate ucraine hanno dovuto affrontare le linee di difesa più pericolose e mortali dell'esercito russo con scarsissime possibilità di successo.
"Anche gli eserciti della NATO più preparati troveranno difficile superare tali ostacoli", hanno riassunto gli autori del quotidiano.
Nel merito il generale dell'esercito australiano in pensione Mick Ryan ha descritto una difesa a strati che si estende per decine di chilometri in profondità ed è progettata per dividere e rallentare anche i gruppi di armi combinate più pronti al combattimento, privandoli di materiale e rifornimenti tecnici.
La CNN scrive che le forze ucraine sembrano avere difficoltà a portare a termine operazioni combinate di armi che vanno dall'uso di molteplici risorse diverse per sopprimere e degradare le difese russe sia in aria che a terra.
“Gli elicotteri d'attacco e i cacciabombardieri russi stanno sfruttando le debolezze delle difese aeree dell'Ucraina, consentendo ai russi di colpire le forze di terra ucraine. Condurre una penetrazione meccanizzata di questa portata mentre l'avversario ha la superiorità aerea è estremamente difficile", afferma George Barros dell'Institute for the Study of War (ISW).
In precedenza il direttore strategico al Quincy Institute ed ex analista della Cia George Beebe aveva scritto al Time che al momento Kiev dispone di troppi pochi soldati per raccogliere il vantaggio di tre a uno necessario per un’offensiva di successo, mentre le sue scorte di proiettili, artiglieria e missili antiaerei diminuiscono di giorno in giorno.

Ministero della Difesa Russo: Kiev ha perso 20.000 militari a luglio
Il bilancio degli assalti di Kiev volti ad irrompere sul fronte sud sarebbe molto oneroso in termini di vite umane secondo ministro della Difesa russo Sergei Shoigu che ha parlato di oltre 20.000 caduti tra le fila degli incursori.
"Nell'ultimo mese, a seguito delle azioni di successo delle nostre truppe, le perdite del nemico sono ammontate a più di 20.800 militari, per l'esattezza, 20.824 persone e 2.227 unità di varie armi", ha detto Shoigu in una teleconferenza con la leadership delle forze armate.


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Per quanto riguarda l’equipaggiamento militare perduto, il capo del Dipartimento della Difesa ha parlato della distruzione di 10 carri armati Leopard, 11 BMP americani Bradley, 40 sistemi di artiglieria M777 e 50 supporti di artiglieria semoventi provenienti da Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Francia e Polonia.
Nel descrivere la situazione della controffensiva Shoigu ha celebrato il successo delle forze di Mosca nel fermare il "tentativo su larga scala da parte delle truppe ucraine di sfondare le nostre difese nella direzione di Orekhovsky” mentre l’esercito russo è riuscito a prendere il controllo degli “insediamenti di Kovalevka e Sergeevka in direzione Krasnolimansky, nonché della stazione ferroviaria di Molchanovka in direzione Kupyansky”, ha concluso.

Attacco missilistico russo a Kryvyi Rih: 6 morti
Un pesante bombardamento russo ha colpito la città di Kryvyi Rih uccidendo sei persone e ferendone 73, come affermano funzionari ucraini citati dal The Guardian.
Mosca ha lanciato due missili balistici: uno si è schiantato contro un edificio residenziale, mentre un secondo vettore ha colpito l'università e gli edifici amministrativi. Più di 350 soccorritori hanno tirato fuori le vittime dalle macerie e spento le fiamme, mentre una parte di un blocco residenziale è crollata.
Un’azione che appare costruita in risposta al recente attacco di droni ucraini contro analoghi edifici nel cuore urbano di Mosca. Strutture che, secondo i media di Kiev, ospitano gli uffici dei ministeri dello Sviluppo economico, dell'Industria e del commercio, dello Sviluppo digitale, nonché l'Agenzia federale per gli affari etnici, e l'Agenzia federale di regolamentazione tecnica e metrologia.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky commentando l’accaduto ha definito come “inevitabile” la prospettiva che la “guerra” arrivi anche in Russia, dopo che le autorità del Paese sono state costrette a chiudere temporaneamente l’aeroporto di Mosca, Vnukovo, in seguito all’attacco.
Lo stesso Zelensky ha descritto l'ultima incursione a Kryvyi Rih, (non a caso la città industriale dove è cresciuto e dove continuano a vivere i suoi genitori) come un atto di terrore russo.
Il presidente ucraino ha pubblicato su Telegram un video del bombardamento affermando: “Negli ultimi giorni, il nemico ha attaccato ostinatamente città, centri urbani, bombardando oggetti civili e abitazioni. Ma questo terrore non ci spaventerà né ci spezzerà. Stiamo lavorando e salvando la nostra gente”.

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