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ANTIMAFIADuemila è nata a Palermo il 25 marzo 2000 per volontà del suo fondatore Giorgio Bongiovanni. La redazione principale si trova a Sant'Elpidio a Mare, in provincia di Fermo, dove ha sede l’Associazione Culturale no profit Falcone e Borsellino che edita la rivista.

Il nostro principale intento è di riportare le informazioni che riguardano le maggiori mafie che infestano il nostro Paese: Cosa Nostra prima di tutte e poi 'Ndrangheta, Camorra e Sacra Corona Unita, ecc e soprattutto di spiegare come queste agiscano e proliferino in stretta connessione con il potere politico, economico, istituzionale deviato e occulto.

A causa di un’informazione insufficiente, incompleta e troppo spesso manipolata o artefatta sono ancora milioni gli italiani che ritengono la mafia una questione di ordinaria criminalità circoscritta ad alcune regioni meridionali del nostro Paese. In realtà indagini, processi, documenti e inchieste dimostrano come le mafie si siano infiltrate stabilmente anche nelle regioni del Nord così come all’estero. Grazie ai miliardi di euro, accumulati con i grandi traffici di droga e con le altre attività illecite, riciclati e reintrodotti nell’economia legale usufruendo dei moderni canali di globalizzazione dei mercati le mafie sono diventate oggi la prima azienda d’Italia con fatturati da capogiro.
Con questo potere a disposizione si comprende facilmente come siano in grado di comprare, corrompere e condizionare uomini e politiche conquistando come un cancro infetto e metastatico anche le zone sane in Italia e in Europa.

Come è stato possibile giungere a questa devastante situazione?

La risposta è nella nostra storia.

Occorre infatti comprendere come mai queste mafie, Cosa Nostra in primis, che hanno origini centenarie, non siano mai state debellate da nessun governo in nessuna compagine politica. Sottovalutazione, superficialità, connivenza, convergenza di interessi?

Recenti inchieste e l’apertura degli archivi storici dimostrano come Cosa Nostra, per esempio, sia stata determinante sin dai primi anni della nascita della Repubblica nel concorrere a stabilire gli assetti politici e quindi economici del nostro Paese in relazione agli equilibri mondiali.

E più volte, ci dicono le sentenze, forze interne ed esterne ai vari Governi hanno fatto ricorso alla sua violenza eversiva. Da Portella della Ginestra, all’Italicus, fino alla più recente stagione stragista che ha insanguinato il nostro Paese con gli eccidi di Capaci, via D’Amelio e le bombe di Firenze, Roma e Milano.

Proprio sulle stragi che hanno dilaniato i corpi di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino dei loro agenti di scorta e degli innocenti è concentrato il nostro sforzo investigativo e giornalistico. Siamo infatti profondamente convinti, sulla base degli atti processuali e delle nostre ricerche, che dietro questi eventi ci sia stata una regia ben precisa atta a stabilire determinati equilibri interni ed esterni al nostro Paese. Siamo convinti che tra coloro che ci governano oggi si nascondano i mandanti esterni di quelle stragi, coloro che hanno pianificato la Seconda Repubblica con lo specifico scopo di mantenere e di peggiorare lo stato di disequilibrio sociale in Italia e nel mondo a vantaggio di quei pochissimi che, secondo i loro piani, avranno diritto di usufruire delle limitate risorse che il nostro Pianeta, sfruttato a dismisura, ancora può offrire.

Seguiteci, appoggiateci, consigliateci, siamo disponibili a qualsiasi confronto intelligente, serio e propositivo e ad ospitare i vostri lavori, pensieri, opinioni.

La Redazione


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