Time: in sei settimane persi un numero significativo di uomini e armi, mentre ha compiuto progressi trascurabili. Esplosioni nella regione russa di Rostov: 16 feriti
Le drammatiche immagini che mostrano i blindati americani colpiti dall’artiglieria facendo deflagrare l’avanzata in un inferno di fuoco e fiamme sono l’immagine più emblematica del nuovo slancio offensivo di Kiev per tentare di riprendersi il Mar D’Azov.
George Beebe, direttore strategico del Quincy Institute for Responsible Statecraft ed ex direttore dell'analisi sulla Russia presso la CIA, in un recente articolo uscito sul Time lancia un quadro sconsolato della situazione sul campo di battaglia.
“A circa sei settimane dall'inizio della controffensiva ucraina, le cose non stanno andando come previsto. Sebbene le stime dei danni varino, l'Ucraina ha perso un numero significativo di uomini e armi, mentre ha compiuto progressi trascurabili contro le formidabili difese russe”, scrive l’analista, precisando che al momento Kiev dispone di troppi pochi soldati per raccogliere il vantaggio di tre a uno necessario per un’offensiva di successo, mentre le sue scorte di proiettili, artiglieria e missili antiaerei stanno diminuendo. Di conseguenza, l'aviazione russa, finora adoperata con parsimonia, sta ora operando più attivamente vicino alle linee del fronte, devastando le forze d'attacco ucraine.
È proprio dal punto di vista della superiorità aerea che si avverte il gap più significativo tra i due contendenti: secondo il Congressional Research Service, l'aviazione ucraina ha 132 velivoli, rispetto ai 1.391 della Russia e “fornire all'Ucraina un paio di dozzine di caccia F-16, i cui complessi requisiti di manutenzione rendono l'aereo inadatto alle condizioni in Ucraina, difficilmente colmerà questo divario”, afferma Beebe. Una realtà ammessa anche dal capo di Stato maggiore Mark Milley: "Non ci sono armi magiche in guerra, gli F-16 no, e nemmeno nient'altro", aveva affermato.
In sostanza, per l’analista militare del Time l’approccio offensivo di Kiev comporterebbe rischi significativi, in quanto se gli assalti continuano con personale e supporto insufficienti per fronteggiare le difese russe trincerate, l’Ucraina potrebbe presto esaurire le sue risorse e lasciarsi pericolosamente vulnerabile a un contrattacco russo.
Spostando la loro attenzione dall'attacco alla difesa e adoperando un approccio diplomatico “che incentivi la Russia a porre fine ai combattimenti piuttosto che prolungarli per tenere l'Ucraina fuori dalla NATO, potrebbe benissimo indurre Mosca a mirare a garantire i suoi guadagni ancora piuttosto limitati attraverso una fine negoziata della guerra”, conclude Beebe.
Mosca: respinti tutti gli attacchi nella regione di Zaporizhzhia
Il Ministero della Difesa russo afferma che tutte le azioni offensive di Kiev nelle ultime 24 ore a sud di Orekhov sono state respinte.
"Il personale, avendo mostrato moderazione, perseveranza e coraggio, ha respinto con successo tutti gli attacchi delle forze nemiche superiori", ha scritto il ministero, specificando che le truppe AFU hanno cercato di avanzare nell'area degli insediamenti di Rabotino e Uspenovka con le forze della 47a brigata meccanizzata, che ha incontrato la resistenza della 58a armata del distretto militare meridionale e dell'810a brigata marina della flotta del Mar Nero.
In seguito agli scontri Kiev avrebbe perso fino a 180 militari, 5 carri armati occidentali, tra cui tre carri armati Leopard tedeschi e due AMX francesi, 17 veicoli da combattimento di fanteria e diversi pezzi di equipaggiamento militare.
Il Contrattacco russo
Negli ultimi giorni l’esercito russo è avanzato su un ampio fronte che va da Kremennaya al confine con la regione di Belgorod, mentre nella direzione di Krasnolimansky, ha compiuto seri progressi impegnando l’Ucraina in battaglie vicino all'insediamento di Torskoye.
A Kupyansk, invece, unità avanzate hanno raggiunto la periferia della città e hanno preso il controllo della stazione ferroviaria di Molchanovo, di importanza strategica.
Secondo il ministero della Difesa, nel settore Kremennaya-Svatovo, le truppe russe hanno attraversato il fiume Zherebets e occupato le alture sulla sponda occidentale, espandendo e approfondendo una testa di ponte di circa 35 chilometri quadrati.
Stando alle stime dello Stato Maggiore ucraino, il compito principale della Russia in queste regioni è l'accesso al bacino idrico di Oskol, la cui costa orientale rappresenta una linea difensiva ideale e se sarà occupata, l'esercito di Mosca potrà creare una seria zona cuscinetto tra la parte della regione di Kharkov controllata da Kyiv e il territorio della Repubblica popolare di Lugansk (LPR).
L'attacco a Kupyansk persegue lo stesso obiettivo: formare una zona di sicurezza lungo il confine della regione di Belgorod, privando Kiev dell'opportunità di bombardare gli insediamenti russi.
Ad ovest del bacino idrico di Oskol – Izyum inoltre c'è una strada diretta per Kramatorsk, dove si trova la sede del gruppo Vostok che opera nel Donbass, la cui distruzione o cattura sarebbe in grado di disorganizzare seriamente le forze armate dell'Ucraina.
Esplosioni nella regione russa di Rostov e rappresaglia russa: colpita sede SBU a Dnipro
Un’imponente esplosione ha colpito la città di Taganrog, nella regione di Rostov, a 40 chilometri a est dal confine con l'Ucraina.
I filmati trapelati dai media mostrano un missile colpire il caffè Chekhov Garden nella città. Sarebbero 16 i feriti accertati: “12 persone sono state consegnate a strutture mediche, 2 di loro hanno rifiutato il ricovero, 9 persone sono state ricoverate, un altro è in fase di esame da parte dei medici”, scrivono fonti di Mosca, specificando che uno dei ricoverati in ospedale avrebbe una lesione craniocerebrale.
Secondo il Ministero della Difesa di Mosca Kiev avrebbe usato per l’attacco un missile di difesa aerea S-200, modificato, intercettato dalle difese aeree.
"Il regime di Kiev ha compiuto un attacco terroristico contro le infrastrutture residenziali nella città di Taganrog utilizzando un missile di difesa aerea S-200 convertito in una versione d'attacco", ha scritto il ministero della Difesa russo su Telegram.
Mosca ha prontamente risposto all’attacco bombardando l’edificio della SBU a Dnipro. Un’azione confermata ieri dallo stesso Zelensky.
“Sono stati colpiti un grattacielo e l’edificio del servizio di sicurezza dell’Ucraina. Di nuovo il terrore missilistico russo", ha scritto il Presidente ucraino su Twitter.
Secondo il Ministro dell’interno Igor Klymenko almeno 3 persone sono rimaste ferite a seguito del bombardamento che ha provocato la completa distruzione dell’edificio.
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