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Al via evacuazione civili dall'acciaieria Azovstal. Intanto la Polonia si propone garante della sicurezza dell'Ucraina in un eventuale negoziato con Mosca

La Russia sta rafforzando le sue operazioni offensive nell'Ucraina orientale con armi ed equipaggiamento militare, tra pesanti assalti di artiglieria che hanno tra i principali obiettivi la conquista della città industriale di Sloviansk, nella Repubblica di Donetsk. Lo riferisce lo Stato Maggiore delle forze armate ucraine nel suo ultimo aggiornamento operativo, secondo il quale, "gli attacchi aerei e il fuoco dell'artiglieria delle forze russe continuano in molte aree, da Kharkiv nel Nord a Zaporizhzhia nel Sud".
Il "gruppo di attacco del nemico continua a rafforzarsi. Sono state trasferite fino a 300 armi e attrezzature militari" tra cui sistemi di difesa aerea, ha affermato lo stato maggiore. Più a Est e a Sud, "le truppe nemiche stanno conducendo operazioni attive lungo l'intera linea di demarcazione".
"Per impedire la capacità di manovra delle nostre forze e veicoli, il nemico le sta bloccando in aree specifiche", riporta lo stato maggiore. Le forze russe, fanno sapere ancora da Kiev, stanno cercando di sfondare le linee difensive ucraine intorno a Olenivka. Nelle regioni di Donetsk e Lugansk, l'Ucraina afferma di aver respinto nove attacchi nemici.
Sembra esserci un'intensa pressione sulle difese ucraine in prima linea nella regione di Lugansk, la cui amministrazione ha affermato che il villaggio di Zolote-3 è stato distrutto per il 70% dal fuoco russo. Il governatore Sergiy Gaidai, ha affermato che a Orikhovo ci sono stati "intensi scontri a fuoco, strada per strada" e che ieri le città di Severodonetsk e Lysychansk hanno resistito a "sei massicci bombardamenti di artiglieria ciascuna".
Nell'Ucraina meridionale, lo stato maggiore di Kiev ha confermato che le truppe russe stanno cercando di stabilire il controllo su tutta la regione di Kherson e si stanno preparando per un'azione offensiva verso le città di Mykolaiv e Kryvyi Rih. Il comando Sud dell'aviazione ucraina ha comunicato che "nella direzione Mykolaiv-Kherson continuano le ostilità attive" e ha sostenuto di aver distrutto attrezzature militari in un attacco alle posizioni russe sull'Isola dei Serpenti.
Il governatore della regione russa di Belgorod, Viacheslav Gladkov, ha reso noto che un incendio si è sviluppato nelle installazioni del ministero della Difesa site tra i distretti di Borisov, Belgorod e Yakovlevski. Gladkov, sul suo canale Telegram, ha aggiunto che si stava informando circa eventuali vittime e circa la consistenza di danni materiali. Il 27 aprile scorso un altro incendio divampò in un arsenale vicino alla località di Staraya Nelidovka e il giorno avanti un altro ancora in un villaggio, con il danneggiamento di quattro abitazioni per effetto - sostengono i russi - di attacchi delle forze armate ucraine in risposta all'invasione. Ci sarebbe un ferito lieve. Sempre dalla guerra sul fronte un attacco missilistico russo a un aeroporto nei pressi di Odessa ha consentito la distruzione di un hangar che conteneva armi giunte all'Ucraina da Stati Uniti ed Europa, come ha affermato in conferenza stampa il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. Il portavoce ha inoltre comunicato che l'aviazione russa ha distrutto due sistemi di difesa antiaerea S-300 a Zaporizhzhya e Artemivsk. Konashenkov ha infine riferito dell'abbattimento di due bombardieri ucraini SU-24M nei pressi di Kharkiv.

Al via evacuazione di civili dall’acciaieria Azovstal
In Ucraina, intanto, ha preso avvio un'operazione per evacuare civili dall'acciaieria Azovstal: finora un centinaio le persone che hanno potuto lasciare la zona, diretti a Zaporizhzhia, come ha riferito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L'iniziativa è condotta in collaborazione con l'Onu.
Nel mentre a Kiev è arrivata in visita, alla guida di una delegazione, la presidente della Camera Usa, Nancy Pelosi, che ha ribadito l'impegno di Washington a fornire armi all'Ucraina, nonostante le minacce di Mosca. Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz, da Berlino, ha assicurato solidarietà all'Ucraina e l'invio di armi a Kiev. Posizioni, quelle del cancelliere, in contraddizione con quelle di alcune settimane fa dopo la visita a Mosca.
Intanto, la Polonia si è offerta di fare da garante della sicurezza dell'Ucraina in un eventuale negoziato che apra la strada alla pace con la Russia. La stessa Polonia, insieme ai Paesi Baltici e agli Usa, è nel mirino del presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, secondo il quale è "corretto" rispondere alla legge approvata dalla Camera dei Rappresentanti Usa, che consente il trasferimento all'Ucraina dei beni sequestrati alle imprese russe, con la confisca e la vendita delle attività sul territorio russo delle aziende provenienti da "Paesi non amici".

Foto: it.depositphotos.com

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