L’ordigno avrà una potenza di 360 kilotoni. Nel frattempo dispiegate in Italia le B61-12
Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha annunciato inaspettatamente la sua intenzione di sviluppare un'ulteriore variante della bomba nucleare a gravità B61, conosciuta come B61-13.
“L’annuncio di oggi riflette un contesto di sicurezza in evoluzione e le crescenti minacce da parte di potenziali avversari”, ha affermato John Plumb, assistente segretario alla difesa per la politica spaziale, in una dichiarazione del 27 ottobre.
Il B61-13 sarebbe trasportabile da aerei moderni e avrebbe una resa massima simile alla variante B61-7 da 360 kilotoni. Un enorme aumento rispetto al più recente B61-12 da 50 kilotoni.
"Il caso della B61-13 è strano", ha valutato la Federation of American Scientists in un post sul blog del 27 ottobre. “Negli ultimi 13 anni, la pubblicità della costosa B61-12 è stata quella di sostituire tutte le altre bombe nucleari a gravità”, oltre a “coprire tutte le missioni gravitazionali con meno danni collaterali rispetto alle bombe ad alto potenziale”.
Nel frattempo il dispiegamento iniziale della B61-12 è previsto quest'anno, in sostituzione delle 100 bombe B61-3/4 che si ritiene siano stazionate in Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi e Turchia nell'ambito della missione di condivisione nucleare della NATO. Le B61-12 presentano una testata nucleare con quattro opzioni di potenza selezionabili al momento del lancio a seconda dell’obiettivo da colpire; hanno la capacità di penetrare nel sottosuolo, esplodendo in profondità per distruggere i bunker dei centri di comando e altre strutture sotterranee. La bomba non cade verticalmente ma plana, finché nella sezione di coda si accendono dei razzi che le imprimono un moto rotatorio
Nei mesi scorsi proprio le B61-12 sono arrivate in Italia, nella base militare di Ghedi, pronte per armare i caccia F-35, assegnati al gruppo dei Diavoli Rossi.
Il responsabile del Comando per il combattimento aereo e della divisione per la deterrenza strategica e l’integrazione nucleare dell’U.S. Air Force, colonnello Daniel Jackson, ha dichiarato che avere un cacciabombardiere di quinta generazione dual capacity (F-35) consente di avere una nuova capacità di livello strategico che si aggiunge a quella del bombardiere B-2, l’aereo stealth sino ad oggi prominente per l’attacco nucleare.
Un dispiegamento che viola apertamente il trattato di non proliferazione (TNP) e trascina pericolosamente il nostro Paese a trasformarsi in un obiettivo legittimo in caso di guerra atomica.
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