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di AMDuemila
La denuncia del procuratore federale di New York Geoffrey Berman

Il principe Andrea ha fornito “zero collaborazione”. Non la manda a dire il procuratore federale di New York Geoffrey Berman che ieri ha denunciato, durante una conferenza stampa, la reticenza e il totale disinteresse del figlio della Regina Elisabetta II nel fornire agli investigatori del FBI informazioni sul caso Epstein, il magnate statunitense accusato di abusi, sfruttamento della prostituzione e traffico di minori e morto la scorsa estate in circostanze poco chiare mentre si trovava in cella. Da quanto emerso nel corso delle indagini il principe risulterebbe coinvolto nello scandalo, lo scorso agosto il Tribunale di Manhattan ha diffuso un documento di duemila pagine contenenti testimonianze di primo livello risalenti al 2015 in cui emerge che il terzogenito della Regina abbia avuto dei rapporti con due ragazze, la diciassettenne Virginia Giuffrè, e la ventunenne Joanna Sjoberg, quest’ultima dietro pagamento. Il principe seppur ammettendo, pentendosi, di essere stato a casa di Epstein, lo scorso novembre ha negato alla Bbc di aver avuto rapporti con la giovane facendo poi sapere di voler comunque collaborare con gli inquirenti. Parole al vento. "Solitamente il nostro ufficio non rilascia dichiarazioni riguardo alla collaborazione, o non collaborazione, con un'inchiesta - ha detto il procuratore Berman - ma nel caso del principe Andrea, lui ha pubblicamente offerto, in un comunicato stampa, di collaborare con le forze dell'ordine che stanno indagando sui crimini di Epstein e dei suoi complici. In questo contesto - ha aggiunto - credo sia giusto che le persone sappiano se il principe Andrea ha mantenuto il suo impegno pubblico, così lasciatemi dire che il distretto sud di New York e l'Fbi hanno contattato gli avvocati del principe chiedendo di poterlo interrogare e finora il principe ha fornito zero cooperazione”. Una situazione che lo mette ancor più in cattiva luce, dopo essersi visto costretto, per le polemiche sollevatesi sulla sua persona nei mesi scorsi proprio a seguito di quell’intervista al canale americano, a dire addio a tutti gli impegni pubblici e al suo ruolo di membro attivo della Famiglia Reale britannica. Nel frattempo gli avvocati delle presunte vittime di Jeffrey Epstein hanno definito la mancanza di collaborazione del principe Andrea “uno schiaffo alle vittime”. "Se non ha fatto niente di male, come sostiene, perché non parla con gli inquirenti", ha detto alla Bbc Gloria Allred, che rappresenta molte delle presunte vittime del magnate. "Nessuna risposta equivale a zero collaborazione. E' inaccettabile", ha aggiunto la Allred. Ad aggiungersi alle proteste anche l’avvocato Lisa Bloom che a Sky News ha dichiarato: "Prima ha fatto un'intervista nella quale non ha mostrato alcuna compassione per le vittime e dopo le reazioni ha detto, 'no, ho compassione per le vittime e lo dimostrerò collaborando con gli inquirenti’”. Il legale ha poi ripreso le parole della collega Allred affermando che il comportamento del principe è "veramente uno schiaffo in faccia alle vittime”.

Foto © Fotogramma

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