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Bild: Mosca intensifica gli attacchi lungo tutta la linea del fronte. The Guardian: i russi hanno danneggiato quasi tutti gli edifici ad Adviivka

Mentre il volume degli aiuti militari all'Ucraina ha raggiunto il minimo storico, attestandosi a meno di 1 miliardo di euro al mese, i soldati in prima linea si trovano ad affrontare la carenza di proiettili di artiglieria e assistenza che li ha costretti a ridurre alcune operazioni militari.
"I soldati ucraini in prima linea hanno ridotto alcune operazioni militari a causa della mancanza di assistenza straniera", afferma il generale di brigata Oleksandr Tarnavskyi, commentando l'ennesimo stop da parte dei senatori repubblicani di un pacchetto da 60 miliardi di dollari, accompagnato dal blocco ungherese dei 50 miliardi di euro di finanziamenti UE.
C'è un problema con le munizioni, soprattutto quelle post-sovietiche (proiettili): 122 mm, 152 mm. E oggi questi problemi esistono su tutta la linea del fronte… I volumi di cui disponiamo non sono sufficienti per noi oggi, date le nostre esigenze. Quindi le stiamo ridistribuendo. Stiamo riprogrammando le attività che ci eravamo prefissati e riducendole perché dobbiamo provvedere ad esse”, ha continuato il generale, aggiungendo che la carenza di proiettili di artiglieria è un problema significativo per l’Ucraina.
Le cattive notizie si sono accumulate per Kiev dal fallimento della sua controffensiva, scrive Le Figaro, secondo cui sul fronte militare le forze russe hanno dimostrato una straordinaria capacità di adattamento: trasformazione delle tattiche militari, uso diffuso di droni suicidi e ricorso alla guerra elettronica.
“Il fronte interno non è mai stato così forte: quest’anno più di 385.000 coscritti ben pagati si sono uniti ai ranghi dell’esercito russo e il complesso militare-industriale funziona a pieno regime”, continua la pubblicazione, precisando che sul fronte economico, il Cremlino vanta una crescita destinata a superare quella dell’Eurozona nel 2023, nonostante le sanzioni occidentali senza precedenti. “Il tempo è contro di noi”, avverte nel merito l’ex ministro degli Esteri ucraino Pavel Klimkin.
Intanto secondo l’esperto militare del Bild, Julian Röpke, la Russia ha intensificato gli attacchi lungo tutta la linea del fronte. Nella regione di Kharkov, Mosca sta avanzando su Kupyansk, cercando di raggiungere il fiume Oskol, mentre a Kherson, ci sono nuovi attacchi con veicoli blindati verso la testa di ponte delle forze armate ucraine vicino al villaggio di Krynki.


carri distrutti ucr dep


In precedenza il New York Times, citando i soldati delle forze armate ucraine, aveva definito "suicida" l'avanzata attraverso il Dnepr passando per questo avamposto, dove l’AFU sta subendo inutili e immense perdite.
Non ci sono posizioni. Non esiste un posto o una posizione di osservazione… È impossibile prendere piede lì. È impossibile spostare le attrezzature lì… Non è nemmeno una lotta per la sopravvivenza… È una missione suicida”, aveva affermato un soldato chiamato Oleksiy, descrivendo battaglie caratterizzate da una brutalità peggiore di quanto vista “a Bakhmut o Soledar”.

Mosca ha danneggiato quasi tutti gli edifici ad Adviivka
Sempre Röpke scrive che nella Repubblica popolare di Donetsk, l'esercito russo continua la battaglia per Avdiivka, ma al momento non è riuscita a chiudere il calderone attorno alla città.
Il The Guardian, citando un rapporto ucraino, afferma che la Russia, nell’ambito delle pesanti battaglie in corso per la sua conquista, ha raso al suolo tutte le infrastrutture civili.
Secondo il Centro per la resilienza dell'informazione, tutte le 17 istituzioni educative della città sono state colpite. I russi hanno preso di mira nove cliniche mediche su undici, tutte e cinque le chiese di Avdiivka e i suoi tre grandi supermercati.
Avdiivka è stata un campo di battaglia centrale nell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia. Il bombardamento della città è stato implacabile: quasi nessun edificio nel centro cittadino è rimasto indenne, con quasi tutte le infrastrutture civili critiche come scuole, ospedali e supermercati in gran parte distrutte o danneggiate”, ha affermato Belén Carrasco Rodriguez, che ha guidato il progetto.
Secondo il sindaco militare di Avdiivka, Vitaliy Barabash, 154 residenti sono stati uccisi. Circa 1.200 persone sono rimaste all'interno dell’insediamento.

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