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Il progetto genocidiario del popolo palestinese e le ‘strategie’ della Nato in Ucraina stanno facendo fruttare miliardi di dollari all’industria delle armi. I grandi ‘baroni’ brindano per gli incassi record mentre il numero dei morti, soprattutto bambini, aumenta giorno per giorno. In sostanza ai gruppi europei e americani andranno almeno 485 miliardi di euro: nei vertici della categoria troviamo la Lockheed Martin, rinomata per i caccia F35 e i missili Javelin, con un fatturato annuale di 55 miliardi di euro. Seguono Raytheon con 37 miliardi di euro e la divisione militare di Boeing con 31 miliardi di euro. A garantire un momento propizio per l'industria militare non sono solamente i drammatici conflitti in corso ma anche i recenti annunci belligeranti, veicolati soprattutto dai leader europei. Non c’è da girarsi intorno: la guerra è una questione puramente economica e i profitti delle grandi multinazionali della morte lo dimostrano.


 

Guerra: una questione di soldi sporchi di sangue

Questo articolo, che riproponiamo ai nostri lettori, è stato scritto in data 11-03-2024.

di Giorgio Bongiovanni


“Un peccato collettivo”
dove “guadagni per uccidere”. Così Papa Francesco, che non è solo il Vicario di Cristo ma anche uno dei pochi Capi di Stato che si schierano per la Pace, ha definito “la fabbrica delle armi”, ovvero il mercato in cui si trovano gli investimenti che danno più reddito nel Mondo.
La prova provata è negli almeno 1.000 miliardi di dollari investiti dal settore finanziario globale per sostenere la produzione e il commercio di armi tra il 2020 ed il 2022. Numeri svelati dal rapporto "Finance for War. Finance for Peace".
Numeri che spiegano il perché oggi è in corso quella che Papa Francesco chiama la “Terza guerra mondiale a pezzi” e che giorno dopo giorno rischia di trascinare l'umanità verso il baratro della catastrofe globale.
Anche in questo 2024 l'orologio dell'Apocalisse continua a segnare 90 secondi a mezzanotte. L'escalation del rischio nucleare è segnata dalla guerra tra Russia ed Ucraina, ma si deve guardare anche alla guerra a Gaza che, come dice il Bulletin of Atomic Scientists (organizzazione dei fisici atomici fondata nel 1945 da Albert Einstein e che dal 1947 scandisce il tempo che manca a un disastro planetario) “ha il potenziale per degenerare in un conflitto più ampio nel Medio Oriente, che potrebbe porre minacce imprevedibili a livello regionale e globale".
In questo “panorama di follia” i potenti della terra, a cominciare dagli Stati Uniti d'America, dalla stessa Russia e dalla Cina, stanno spendendo somme importanti per accrescere e modernizzare i loro arsenali nucleari.
Perché accade tutto questo? Semplice: per una questione di soldi.
La guerra non segue più logiche di conquista o difesa di un territorio, di una Nazione o di un popolo.
Né, tantomeno, viene condotta per un ideale.
Viene raccontato che la Russia vuole ricreare l'Unione Sovietica; che un intero popolo vuole annientare Israele; che il mondo arabo si compatta a difesa della Palestina; che la guerra al terrorismo non è finita; che l'unico modello di “libertà e democrazia” è quello Occidentale; e così via.
Tutte menzogne ed inganni per giustificare le proprie azioni e far credere ai soldati che quella che si combatte è una guerra giusta.
Conquistatori o tiranni, come Alessandro Magno, Napoleone, Hitler o Mussolini oggi non sarebbero politici, ma “Lord of War”.
Quel film, uscito nel 2005, diretto da Andrew Niccol e che vede Nicolas Cage come protagonista, spiega esattamente ciò che accade nel Mondo.
Fabbricanti di morte che “vendono a sinistra, come a destra” senza seguire un'ideale politico purché si spari ed aumentino i profitti.
Ed oggi l'unico capo di Stato che ha il coraggio di dire la verità è il Pontefice che punta l'indice proprio contro la vendita delle armi.
La guerra è una questione di soldi, sporchi di sangue. In quanti Paesi africani sono state generate guerre per appoggiare, o soverchiare, una dittatura? Quante armi sono state vendute a questo o quello schieramento ribelle? Centinaia di migliaia.
E' in corso un grande inganno. Vale per le guerre di oggi e quelle di domani.
In questa folle umanità non si capisce che se le somme investite per la compravendita di armi ed equipaggiamenti venissero diversamente investite, per esempio, su sanità, ambiente e istruzione riusciremmo, come continua a ripeterci sempre Papa Francesco, a vincere le carestie, la fame nel mondo, l’analfabetizzazione e a salvare dal suo declino climatico l’intero pianeta.
Ma al Potere interessa solo il denaro.
Giulietto Chiesa, compianto giornalista e fondatore di Pandora Tv, nell’intervista a noi rilasciata nel 2019 aveva sviluppato un'analisi spietata di come i Potenti del Mondo, pazzi e privi di ogni scrupolo, ci stanno portando verso il baratro. “Il mondo contemporaneo è prigioniero di una macchina economica gigantesca planetaria la quale sta producendo una polarizzazione estrema tra i ricchi e i poveri - spiegava Chiesa - Com’è possibile che noi abbiamo una situazione in cui un piccolissimo gruppo di persone si impadronisce delle risorse vitali del resto della popolazione del pianeta? Perché se queste persone, supponiamo che siano anche un milione su 7 miliardi, diventano così potenti da poter dominare e decidere se devono vivere o morire, e magari anche come, allora noi siamo in pericolo. Perché questa gente non ha più limiti".
Se esiste un Dio non avrà perdono per i potenti di questo Mondo e per i mercanti di morte. Noi crediamo che esista.

Realizzazione grafica by Paolo Bassani

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