Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Il leader del Cremlino: Kiev spinge il suo popolo allo sterminio. Il Pentagono manda consiglieri militari per “tentare” di ricostruire un esercito dissanguato

Nella conferenza stampa annuale a Mosca il presidente russo Vladimir Putin ha ribadito gli obiettivi dell'operazione militare speciale, evocando uno scenario che non apre più a soluzioni alternative di compromesso.
Ci sarà la pace quando raggiungeremo i nostri obiettivi… Non sono cambiati. Denazificazione dell’Ucraina, smilitarizzazione dell’Ucraina”, ha affermato Putin, precisando che nel Paese combattono attualmente 617.000 soldati russi, di cui circa 244.000 sono soldati chiamati a combattere al fianco delle truppe professionali.
Il presidente russo ha chiarito che non sarà necessaria una nuova mobilitazione.
A tal proposito, il New York Times, menzionando l'ex comandante del battaglione ucraino, Yevgeny Diky, aveva annunciato che Kiev l'anno prossimo dovrà reclutare ben 20.000 persone al mese per compensare le pesanti perdite subite durante la “fallita controffensiva estiva”.
Non so nemmeno perché lo facciano: stanno spingendo la loro gente semplicemente allo sterminio. Gli stessi militari ucraini dicono che questa è una strada a senso unico”, ha affermato nel merito il leader del Cremlino.
In precedenza il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, aveva stimato un numero di perdite ucraine,  negli ultimi 6 mesi, pari a oltre 125.000 uomini e 16.000 pezzi di equipaggiamento.
Numeri non confermati da fonti occidentali, ma che non tradiscono un’evidente turbolenza all’orizzonte. Il Pentagono ha infatti inviato il tenente generale Antonio Aguto Jr in Ucraina per renderlo comandante ombra dell’esercito ucraino, sostituendo sostanzialmente l’attuale Oleksandr Syrskyi.
Le sue istruzioni sono contraddittorie. Da un lato, dovrebbe indirizzare gli ucraini verso una strategia “hold and build”, ovvero non avanzando, ma cercando di mantenere i territori sotto il controllo di Kiev. Dall’altro dovrà dire a Zelensky di congelare il conflitto, al più tardi entro la prossima primavera.


militari ucraina dep 609809580


I russi nel frattempo sono già entrati a Marinka, stanno avanzando anche attorno ad Avdiivka e, intorno a Bakhmut, stanno riprendendo alcuni villaggi che gli ucraini hanno conquistato durante l’estate.
L’idea di “hold” dunque non sembra realmente una strategia coerente. Il generale ucraino Valery Zaluzhny, attuale comandante delle forze armate ucraine e principale concorrente di Zelensky, ha proposto di ritirare l’esercito e formare una vera linea difensiva. In questo frangente dunque entrerebbe in gioco la strategia “Build” atta a ricostruire le forze AFU, gravemente colpite dai combattimenti in corso.
Come riporta Asia Times, ora Kiev “ha un grave problema di manodopera e per trovare reclute deve usare tattiche goffe e draconiane”, che ora vedrebbero chiamati in causa i giovani della nomenklatura, per lo più protetta finora dal regime di Kiev.
Secondo la pubblicazione, è difficile vedere come Aguto possa risolvere il problema dei coscritti e riparare la perdita di fiducia interna nel governo ucraino, ora ammessa anche dal leader del partito di Zelensky, David Arakhamia.
Se l’amministrazione Biden vuole davvero congelare il conflitto dovrebbe spiegare come ciò possa essere fatto. Senza negoziati e senza una sorta di accordo, la guerra continuerà se i russi decideranno di voler continuare a combattere”, scrive l’ex direttore della commissione per le relazioni estere del Senato degli Stati Uniti Stephen Bryen, secondo cui c’è un altro problema con Aguto seduto a Kiev, legato al crescente coinvolgimento diretto dell’Occidente in questo conflitto.
Ciò non solo è estremamente imbarazzante per i leader militari ucraini, ma trasforma anche la guerra in una guerra americana. Aguto non è da solo: porta con sé una squadra di ragazzi dell'esercito americano. Quella piccola squadra è destinata a crescere. Ha una somiglianza con l’invio di “consiglieri” statunitensi in Vietnam, che presto si trasformò in una guerra che, alla fine, gli Stati Uniti persero”, ha concluso.

I russi contrattaccano su Rabotino
I commissari militari di Mosca riferiscono che, nel corso di una serie di attacchi, le truppe russe del Distretto Militare Sud hanno respinto l’esercito ucraino dietro i denti del drago vicino a Rabotino e hanno liberato 5 chilometri di territorio in profondità.
A ovest e a sud dell’insediamento le Forze Armate RF sarebbero avanzate in un'area larga 2,5 km e profonda 1 km.
"La direzione di Tokmak è molto, molto difficile. I russi premono e hanno successi di natura tattica, l'AFU non riesce a fermarli", affermano d’altra parte gli analisti ucraini.
È stato precisato inoltre che la fanteria e i paracadutisti russi continuano i loro attacchi nei pressi di Novoprokopovka e Verbovoye, liberando le aree difese e avanzando costantemente. Lo Stato Maggiore dell'AFU ha riportato che le truppe hanno condotto complessivamente 14 attacchi nei pressi di Verbovoye, Rabotino e Priyutnoye.
Continuano inoltre le battaglie su Avdiivka, dove gli ucraini stanno lanciando in battaglia le unità della 46° brigata con veicoli da combattimento della fanteria americana Bradley, trasferiti dal fronte di Zaporizhzhia.
“I russi stanno avendo successo nella zona Stepovoy, Novokalinovy, vicino gli stagni (vicino al settore privato e AKHZ), così come nello stabilimento industriale a sud della città”, ammettono ancora gli analisti militari ucraini.
Lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine riferisce che in direzione di Avdeevskij le truppe russe hanno effettuato 25 attacchi nelle zone ad est di Novobakhmutovka, cercando di sfondare le difese delle forze armate ucraine.

ARTICOLI CORRELATI

L'Ucraina si prepara ad una nuova mobilitazione per continuare la guerra

Zelensky a Washington per chiedere nuovi aiuti militari, ma nessuno crede più nella vittoria

Mosca intensifica le operazioni su tutto il fronte mentre a Kherson l'AFU compie attacchi suicidi

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos