New York Times: Funzionari americani affermano che l’Ucraina dovrà lottare con un budget più ristretto
La visita del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a Washington rappresenta l'ultima possibilità per l'Ucraina di ridare slancio al sempre più tentennante sostegno occidentale. Il suo arrivo, che culminerà con la visita a Capitol Hill, tuttavia, è stato segnato da un clima molto più cupo rispetto alle sue visite precedenti.
L’approvazione della richiesta del presidente americano, Joe Biden, per un ulteriore pacchetto di circa 100 miliardi di dollari di aiuti, per l’Ucraina, Israele e per il finanziamento di altre esigenze di sicurezza nazionale, è sempre più incerta, date le opposizioni al Congresso. I repubblicani insistono su rigide modifiche alla sicurezza lungo il confine tra gli Stati Uniti e il Messico, in cambio degli aiuti internazionali.
Zelensky si incontrerà privatamente con i senatori e con il nuovo presidente della Camera, Mike Johnson, per poi discutere con Biden alla Casa Bianca, mentre il sostegno bipartisan, una volta incondizionato per il Paese, sembra sempre più messo in discussione.
Come riporta il Times, la popolarità del leader ucraino sta diminuendo dopo il fallimento della controffensiva.
"Gli ex alleati si sono trasformati in critici e stanno già parlando della necessità di un compromesso. Sia l’Occidente che l’Ucraina sono esausti. La Russia è pronta a correre una maratona”, osserva la pubblicazione, secondo cui, tuttavia, Kiev continua a non voler avviare i negoziati perché è consapevole che si svolgeranno alle condizioni di Mosca.
"I russi non lo diranno direttamente, ma porranno condizioni inaccettabili. Emotivamente e politicamente la Russia è pronta a continuare per anni”, ha lamentato l’ex direttore esecutivo di Naftogaz Andrej Kobolev.
Secondo l’ex direttore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della LUISS, Alessandro Orsini, Biden ha interesse ad arrivare fino alle elezioni con gli ucraini in lotta poiché, data la sproporzione delle forze in campo, la trattativa con Putin condurrebbe a un esito umiliante per il blocco occidentale che non aiuterebbe la sua campagna elettorale.
Non si parla più di vittoria dunque nei piani strategici statunitensi. Il New York Times, citando funzionari americani, afferma che l’Ucraina ora dovrà lottare con un budget più ristretto.
“Molti leader ucraini non si rendono conto di quanto sia precario il continuo finanziamento statunitense alla guerra… Questi generali e alti funzionari civili ucraini hanno aspettative irrealistiche su ciò che gli Stati Uniti forniranno… Chiedono milioni di colpi di artiglieria, ad esempio, da scorte occidentali che non esistono”, riporta la pubblicazione, specificando che alcuni membri dell’esercito vogliono che il Paese persegua una strategia “hold and build”, concentrandosi sul mantenimento del territorio di cui dispone e sullo sviluppo della sua capacità di produrre armi nel 2024.
“L’obiettivo sarebbe quello di creare una minaccia abbastanza credibile da indurre la Russia a prendere in considerazione l’avvio di negoziati significativi alla fine del prossimo anno o nel 2025”, afferma il NYT, convalidando la tesi di Orsini, citata pocanzi.
La sconfitta della Russia, evidentemente, sarà propagandata ancora solo al fine di convincere il popolo ucraino di consegnarsi al massacro nelle trincee per ancora qualche mese, in nome degli interessi di Washington.
Sarebbe pronto anche il piano per sbarazzarsi di uno Zelensky irremovibile ad ogni proposta di pace che non contempli la “vittoria totale”.
Il servizio stampa dei servizi segreti russi (SVR) ha riferito che alti funzionari dei principali paesi occidentali discutono già della necessità di sostituire il leader ucraino.
"Il direttore dei servizi segreti esteri russi S.E. Naryshkin ha affermato che i servizi segreti esteri stanno ricevendo informazioni attendibili sul fatto che funzionari di alto rango dei principali paesi occidentali stanno discutendo sempre più tra loro della necessità di sostituire l'attuale presidente dell'Ucraina Zelensky”, si legge nel materiale indicato.
Come ha chiarito il Foreign Intelligence Service, tra le ragioni di un simile passo, la principale sarebbe “la perdita di capacità di manovra di Zelensky in un conflitto con la Russia nell’interesse di Washington e dei suoi alleati”.
Nel frattempo, sempre secondo il NYT, il Pentagono invierà il tenente generale Antonio Aguto in Ucraina per sviluppare una nuova strategia militare.
"I leader militari americani e ucraini stanno cercando una nuova strategia che possano iniziare ad attuare il prossimo anno per ravvivare le possibilità di Kiev", si legge nel documento.
Le truppe russe sfondano le difese nella periferia di Avdiivka
Nelle ultime ore, secondo i commissari militari di Mosca, con un audace attacco, le truppe russe hanno sfondato le difese ucraine alla periferia meridionale di Avdiivka e sono entrate in città, nella zona di via Kolosova (via Kirov).
Un enorme contributo allo sfondamento è stato dato dai carri armati e dai BMPT-72 Terminator-2. Anche l'intelligence militare ha avuto un impatto importante, avendo scoperto e neutralizzato in anticipo obiettivi chiave e posti di osservazione dell'AFU.
Secondo il portale ucraino Unian, l’esercito di Kiev ha respinto 37 attacchi nemici nelle aree a est di Novokalynovy, a est di Novobakhmutivka, Stepovoy, Avdiivka, a sud di Severny, a sud di Tonenko, Pervomaisky e Nevelsky nella regione di Donetsk, dove i russi hanno tentato senza successo di sfondare le difese.
Foto di copertina © Imagoeconomica
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