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Il boss di Castelvetrano, Matteo Messina Denaro, ricoverato nel reparto detenuti dell’ospedale dell’Aquila, è entrato in coma irreversibile. I medici stanno valutando la sospensione dell’alimentazione forzata con il sondino. Le condizioni dell’ex latitante si erano aggravate le scorse settimane tanto che i sanitari avevano sospeso la cura per il tumore al colon che lo affliggeva da tempo, limitandosi a somministrargli la terapia del dolore. Nei giorni scorsi anche le visite dei familiari erano state sospese. Il capomafia però ha potuto riconoscere la figlia Lorenza Alagna, avuta durante la latitanza, che ha assunto il suo cognome. Messina Denaro è stato arrestato il 16 gennaio scorso a Palermo davanti la clinica Maddalena dove si recava abitualmente per la chemioterapia. Le indagini dopo l'arresto hanno permesso di scoprire che il boss, latitante da trent'anni, viveva tranquillamente a Campobello di Mazara, non lontano dalla “sua” Castelvetrano, protetto da una ragnatela di prestanome e factotum. In questi mesi è stato interrogato dai magistrati di Palermo, ma  non è mai stato disposto a collaborare con la giustizia. "Non mi farò mai pentito. Voi mi avete preso per la mia malattia" aveva detto al Procuratore capo di Palermo Maurizio de Lucia e all’aggiunto Paolo Guido, coordinatori dell’indagine che ha portato alla cattura.

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