Probabile anche visita di Putin. Mosca annuncia il cessate il fuoco a Mariupol per evacuare i civili
I ministri degli Esteri russo e ucraino, Sergei Lavrov e Dmytro Kuleba, potrebbero incontrarsi in Turchia "nel giro di due settimane". A renderlo noto è stato il capo della diplomazia turca, Mevlut Cavusoglu. Mosca ha però fissato le condizioni per questo incontro, ovvero che sia ben preparato e sostanziale, come ha riferito ai giornalisti il viceministro degli Esteri Andrei Rudenko.
Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ha fatto sapere inoltre che il presidente russo Vladimir Putin potrebbe recarsi in Turchia, nell'ambito dei negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina. "La delegazione russa ha detto che potrebbe venire con il presidente Putin, dopo che gli ucraini hanno messo per iscritto la propria proposta. Ci stiamo muovendo in questo modo, in base alle intese raggiunte man mano dalle delegazioni. Non posso dare una data certa, ma in una o due settimane potrà esserci un altro vertice di alto livello. Su istruzione del presidente Erdogan, io sono in contatto e ho fatto visita ai miei due colleghi ministri degli Esteri. Ora aspettiamo Putin in Turchia, è possibile ma non posso dare date. La priorità ora è un cessate il fuoco che tenga, perché le bombe continuano a cadere", ha detto Cavusoglu. Sempre sul fronte diplomatico il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha espresso un bilancio positivo della trattativa in Turchia, definendo un "progresso enorme" il sì di Kiev alla neutralità e la sua constatazione che Donbass e Crimea sarebbero, ormai, "questioni chiuse".
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha avuto due conversazioni telefoniche con i capi di governo di Germania e Italia, Olaf Scholz e Mario Draghi. Oltre all'andamento dei negoziati con Kiev, al centro delle due telefonate c'è stata anche la questione delle forniture di gas, che il Cremlino vuole ora siano pagate in rubli. Sul piano militare il ministero della difesa russo ha annunciato un cessate il fuoco locale a Mariupol per consentire l'evacuazione dei civili dalla città portuale assediata dell'Ucraina. Lo riporta la France-Presse. Un corridoio umanitario da Mariupol a Zaporizhzhia, attraverso il porto di Berdiansk controllato dai russi, è stato aperto dalle 10 del mattino (7 Gmt), ha detto il ministero. "Affinché questa operazione umanitaria abbia successo, proponiamo di realizzarla con la partecipazione diretta dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e del Comitato Internazionale della Croce Rossa", si legge nella nota. In aggiunta Kiev ha iniziato a inviare 45 pullman a Mariupol per evacuare i civili dopo il cessate il fuoco offerto da Mosca. "Durante la notte - afferma in un video postato su Telegram la vice premier ucraina, Irina Verechtchouk - siamo stati informati dal Comitato Internazionale della Croce Rossa che la Russia è pronta a consentire l'accesso ai convogli umanitari a Mariupol" e, quindi, "inviamo 45 pullman" per portare via i civili”.
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