Il capo dello Stato: “Doveroso dar vita a un governo con un adeguato sostegno parlamentare in questa emergenza”
Dopo il giro di consultazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella conclusosi a seguito dell’apertura della crisi di governo avviata da Matteo Renzi, il capo dello Stato ha affidato mandato esplorativo al presidente della Camera Roberto Fico. “Mi ha dato un incarico esplorativo volto a verificare la prospettiva di una maggioranza parlamentare a partire dai gruppi che sostenevano il precedente governo", ha detto il presidente Fico dopo il colloquio con Mattarella. "Nei prossimi giorni sarò impegnato nel confronto con gli esponenti di queste forze politiche. Il momento è molto delicato per il Paese, siamo chiamati ad affrontarlo con la massima responsabilità per dare risposte urgenti che i cittadini attendono". Le consultazioni del presidente della Camera Fico inizieranno oggi pomeriggio, 30 gennaio. E il calendario sarà reso noto stamattina. Nel frattempo il premier Giuseppe Conte che ha rassegnato qualche giorno fa le proprie dimissioni al Quirinale ha ringraziato il presidente della Repubblica.
“Le emergenze del Paese - ha detto Mattarella prima della convocazione del presidente della Camera al termine del terzo giorno di consultazioni - possono essere fronteggiate soltanto attraverso l'utilizzo rapido ed efficace delle grandi risorse predisposte dall'Ue. Com'è evidente le tre emergenze sanitaria, sociale, economica, richiedono immediati provvedimenti di governo". "E' doveroso - ha affermato il capo dello Stato - dar vita presto a un governo con un adeguato sostegno parlamentare" in un "momento così decisivo". "E' emersa la prospettiva di una maggioranza politica composta a partire dai gruppi che sostenevano il governo precedente. Questa possibilità va peraltro doverosamente verificata", ha aggiunto.
Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, e Roberto Fico, presidente della Camera
La situazione
Le trattative e i colloqui sono serratissimi in queste ore tra le varie forze parlamentari. I 5 Stelle non chiudono all'ipotesi di un nuovo governo anche con Italia Viva ("partire dall'attuale maggioranza") a patto che sia guidato da Giuseppe Conte. Plaude Italia Viva: "Le dinamiche interne al M5s le lasciamo a loro. Noi abbiamo chiesto ieri che ci sia atteggiamento chiaro degli altri partiti di maggioranza verso di noi per una maggioranza politica seria. Mi sembra che la risposta sia stata coerente: verificheremo i passaggi successivi", ha detto Ettore Rosato, presidente di Iv, dopo l'apertura della delegazione M5s. "Dopodiché noi - vogliamo essere chiari - abbiamo detto che dobbiamo confrontarci sui contenuti perché il governo è caduto sull'incapacità di fare le cose. Non si può dire che è andato tutto bene. Se ci confrontiamo con molta schiettezza può nascere un governo più forte di prima". Ma l'apertura di Rosato non è vista bene da alcuni esponenti M5s, soprattutto da Alessandro Di Battista: "Prendo atto che oggi la linea è cambiata. Io non ho cambiato opinione. Tornare a sedersi con Renzi significa commettere un grande errore politico e direi storico. Significa rimettersi nelle mani di un "accoltellatore" professionista che, sentendosi addirittura più potente di prima, aumenterà il numero di coltellate. L'ho sempre pensato e lo penso anche adesso. Se il Movimento dovesse tornare alla linea precedente io ci sono. Altrimenti arrivederci e grazie". "Mi auguro che il M5s trovi una sintesi interna", è il commento in proposito di Rosato.
Ettore Rosato, presidente di Italia Viva
Il centrodestra unito al Colle
Dall’altra sponda il centrodestra è salito al Quirinale unito. "Abbiamo espresso preoccupazione - ha detto il leader della Lega Matteo Salvini - per questo governo incapace: serve soluzione rapida. Abbiamo riproposto al Presidente la richiesta di elezioni. Quindi un governo con programma coeso e maggioranza solida. Piena disponibilità a collaborare su provvedimenti utili a italiani. No ad appoggio di questa maggioranza".
"Al Presidente della Repubblica - ha spiegato Salvini - è stata quindi confermata la nostra richiesta di valutare l'ipotesi di scioglimento delle Camere e del ricorso ad elezioni. Il centrodestra auspica che sia così offerta agli italiani la possibilità di dare vita in breve tempo ad un governo coeso con un programma comune condiviso dagli elettori e con una maggioranza forte per affrontare in tempi brevi i gravi problemi della nazione". "La delegazione unitaria del centrodestra, che rappresenta la maggioranza del Paese e governa 14 regioni su 20, ha espresso al presidente della Repubblica la comune preoccupazione per la situazione sanitaria, economica e sociale in cui versa l'Italia, situazione che è stata aggravata da un Governo incapace e nato da un accordo di palazzo. La crisi, causata dai litigi, dalla vanità e dagli interessi personali di chi stava al governo, necessita di una soluzione rapida e incisiva".
Anche nel caso dello scioglimento delle Camere, "il centrodestra ha confermato al Presidente della Repubblica piena disponibilità a collaborare per tutti i provvedimenti necessari a salvaguardare gli interessi degli italiani - come peraltro fatto fino ad oggi e in modo spesso decisivo - a partire da un efficace utilizzo dei fondi del Recovery, dal piano vaccini fino ai ristori e ai rimborsi per famiglie e imprese".
"Tutti i componenti - ha concluso Salvini - si sono riservati, ove non si andasse a elezioni, di valutare con il massimo rispetto ogni decisione che spetta costituzionalmente al Capo dello Stato all'esito delle consultazioni in corso”.
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