Quotidiano svedese Blick: la mobilitazione ucraina non salverà la situazione. Il comandante in capo Oleksandr Syrsky: "Situazione al fronte sta peggiorando"
L'umore delle truppe nei 1500 chilometri del fronte orientale ucraino non è mai stato così basso. Nemmeno i 61 miliardi di dollari in aiuti militari stanziati da Washington hanno rinvigorito le oramai disilluse aspettative di vittoria. Non ci crede più nessuno tra i soldati intervistati dal quotidiano svedese Blick, dove serpeggia l'idea che il Paese sarebbe prossimo a perdere la guerra. “Entro ottobre i russi conquisteranno il Donbass, poi il conflitto si congelerà e dovremo negoziare con Putin”, prevede Serhiy, ufficiale di una brigata che resiste nella zona assediata di Chasov Yar.
Come riferisce la CBC, se la Russia riuscisse a prendere il controllo della città, questa diventerà un trampolino di lancio per attacchi ad altri insediamenti di primaria importanza: Konstantinovka e Druzhkovka a ovest, così come le più grandi Kramatorsk e Slavyansk a nord.
"E in queste città si trovano le truppe che costituiscono la spina dorsale delle Forze armate ucraine", osserva la pubblicazione.
Blick, citando i soldati in prima linea, indica tre ragioni che potrebbero portare ad un collasso totale del fronte. La prima è la mancanza di personale, con un numero di brigate in molti luoghi che è stato ridotto al 30-40%. "La mobilitazione continua non ci salverà", afferma l'ufficiale Alexander della 93° brigata. "Quelli che vengono arruolati e addestrati ora non saranno con noi fino a ottobre. A quel punto avremo perso l'intera regione di Donetsk", ha continuato.
La seconda ragione è che i nuovi aiuti statunitensi "arrivano troppo tardi" e "l'ultima iniezione di aiuti militari da sola non aiuterà l'Ucraina a vincere… Possiamo rallentare i russi il più possibile, ma non possiamo sconfiggerli", dice un ufficiale di nome Miroslav.
La terza ragione è la leadership del comandante in capo Oleksandr Syrsky, che "ha causato malumori in molti luoghi del fronte".
"Diversi ufficiali di prima linea parlano di brigate che", dal momento della sua nomina, "sono state inviate in missioni di combattimento praticamente senza munizioni e con un numero troppo basso di persone. Secondo i comandanti, tre brigate sono state sciolte, a volte per motivi inverosimili, e distribuite ad altre unità di combattimento", si legge nell'articolo.
Lo stesso Syrskyi, durante una riunione del gruppo di contatto sulla capacità di difesa dell'Ucraina ("formato Ramstein"), ha parlato di una situazione al fronte "difficile che tende a peggiorare".
"Io (...) ho informato i membri della coalizione sulla complessa situazione strategico-operativa, che tende ad aggravarsi", ha riferito il comandante sul suo canale Telegram.
Nel merito, il professore associato alla Luiss, Alessandro Orsini sulle pagine di Sicurezza Internazionale scrive che "queste grida d’allarme, quando provengono dai capi degli eserciti, devono essere moltiplicati per dieci. Quindi possiamo dire che Syrski sta dicendo che la situazione è gravissima per gli ucraini. Probabilmente, teme un cedimento dei suoi soldati al fronte e sta cercando di mettere le mani avanti, come si dice in questi casi".
Intanto l'esercito russo annuncia la conquista del villaggio di Semenovka sul territorio della Repubblica popolare di Donetsk (DPR). A riferirlo è il Ministero della Difesa russo che precisa come questo guadagno territoriale permetterebbe di arrivare all'accerchiamento delle Forze Armate dell'Ucraina nella zona del villaggio di Berdychi.
“Lungo la linea Tonenkoye - Orlovka - Semenovka - Berdychi, le truppe ucraine cercarono di costruire un'unica linea di difesa sulla quale avrebbero potuto prendere piede dopo la liberazione di Avdievka, al fine di guadagnare tempo per equipaggiare fortificazioni più potenti a ovest della DPR”, afferma il dipartimento militare.
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