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Organizzazione filo-Kiev Deep State: Mosca ha occupato Semenivka e Solovyov. L’Ucraina sospende i servizi consolari all’estero per i cittadini di leva

In queste ore il fronte orientale ucraino è in pieno movimento, con i russi che hanno recentemente conquistato Solovyove e Semenivka. Ad affermarlo è l’organizzazione filo-Kiev Deep State, che cita i fotogrammi dei video pubblicati da ambo gli schieramenti: uno dei filmati mostrava il sollevamento di uno straccio proprio nella parte nordoccidentale del villaggio di Solovyov che si trova a sud di Ocheretyne.
Semenivka era da tempo una vera zona grigia, “ma ai nostri combattenti non era permesso ruotare, quindi l'avvicinamento al villaggio per i russi era a senso unico”, aggiunge Deep State, descrivendo una situazione in continuo peggioramento.
Anche l’Institute for the Study of War (ISW) riconosce avanzamenti delle forze armate RF nel centro di Solovyove e nel centro di Semenivka. Alcuni blogger russi hanno affermato inoltre che le truppe sono avanzate a nord di Ocheretyne (a nord-ovest di Avdiivka) e fino a un chilometro a ovest dell'insediamento lungo l'autostrada O-0544 (Ocheretyne-Hrodivka); a nord, ovest e sud di Novobakhmutivka (a nord-ovest di Avdiivka) e a nord di Novokalynove (a nord-ovest di Avdiivka).
Sarebbe confermata anche la completa occupazione di Berdychi, seguita da avanzamenti nei campi a nord-ovest dell'insediamento.
Secondo l’analista militare del Bild, Julian Röpke, i russi, oltre ad aver preso Solovyove, sono riusciti ad espandere il territorio conquistato, catturando il villaggio di Novobakhmutivka.
"A sud sono riusciti a superare un ostacolo d'acqua nel villaggio di Berdychi, a prendere Semenivka e a percorrere 2 km fino a Umanskyi e Yasnobrodivka", afferma l’esperto, aggiungendo che dopo la cattura di Avdiivka, complessivamente le forze armate RF sono avanzate di 12 km verso Ovest.
In precedenza, come riportato dal The Telegraph, Mosca aveva conquistato 8 km di territorio a Ocheretyne durante uno sfondamento improvviso, approfittando di un errore nella rotazione delle forze ucraine.
“È riuscita a catturare il villaggio di Ocheretyne nella regione di Donetsk dopo la partenza della 47a brigata agguerrita”, scrive la pubblicazione.
Il comandante della compagnia della 47° brigata, Mykola Melnyk, che ha perso una gamba durante l'offensiva estiva, ha scritto sui social network: "La forte avanzata dei russi è stata possibile grazie al fatto che alcune unità sono semplicemente volate via dalle loro posizioni. Spero saranno addestrati e riqualificati come aerei d'attacco."


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La situazione per l’esercito ucraino è molto difficile in prima linea, soprattutto in termini di personale militare. Il colonnello Pavlo Palisa, comandante della 93° brigata meccanizzata separata dell'AFU, ha dichiarato ai mass media ucraini, che le forze armate russe superano significativamente in numero le truppe AFU in termini di numero di effettivi.
“Nell'area in cui opera la 93esima brigata, ora non posso dire che il nemico superi di dieci volte. E tra i cinque e i sette, sì. Sentiamo questo vantaggio”, ha affermato Palisa, precisando che questa superiorità numerica porta al fatto che le unità ucraine non possono agire efficacemente.
“Naturalmente, la posizione delle formazioni ucraine al fronte sta peggiorando per questo motivo”, ha continuato il colonnello.
Attualmente, la 93° brigata separata dell'AFU è impegnata dal regime di Kiev sulla sezione di Bakhmut del fronte, difendendo l'area della città di Chasov Yar, dove l'esercito russo sta conducendo operazioni di assalto molto intense.


Kiev sospende i servizi consolari all’estero per i cittadini di leva

Anche per i motivi sopracitati Kiev sta attuando una stretta sempre più coercitiva per raccogliere nuove truppe da mandare al fronte. A questa esigenza si deve la recente decisione di sospendere i servizi consolari per i cittadini maschi in età militare fino al 18 maggio.
Il 23 aprile, il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha annunciato la mossa in un post sui social media, affermando che è necessaria per “ripristinare atteggiamenti equi” nei confronti della coscrizione. “Nelle circostanze dell’aggressione su vasta scala della Russia, la priorità principale è proteggere la nostra patria dalla distruzione”, ha affermato Kuleba, aggiungendo che restare all’estero “non solleva un cittadino dai suoi doveri verso la patria”.
Secondo il ministro un uomo in età di leva che è andato all’estero ha mostrato al suo Stato che non gli importa della sua sopravvivenza, ma poi pretende di ricevere servizi statale. “Non funziona in questo modo. Il nostro Paese è in guerra”, ha ribadito.
Il Ministero degli Esteri ucraino ha precisato che la sospensione riguarderà gli uomini di età compresa tra i 18 ei 60 anni, temporaneamente all’estero, a meno che non stiano richiedendo la carta d’identità per tornare in Ucraina. A inizio aprile, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha firmato tre leggi che introducono modifiche alla mobilitazione, secondo il sito web del Parlamento ucraino, noto come Verkhovna Rada. Nello specifico, la prima legge ha abbassato l’età minima di leva da 27 a 25 anni, aumentando potenzialmente il numero di uomini disponibili per combattere l’invasione russa.


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Il nuovo pacchetto di aiuti militari per Kiev, in arrivo per i prossimi anni

Intanto ieri il Segretario della Difesa degli Stati Uniti ha annunciato che gli USA hanno in programma l’invio di un pacchetto di 6 miliardi di dollari di aiuti per l’Ucraina, nel quale sono inclusi anche nuovi “missili intercettori per il sistema Patriot ucraino”.
L’equipaggiamento, che comprende anche munizioni per sistemi missilistici di artiglieria ad alta mobilità e sistemi missilistici terra-aria avanzati nazionali, come riporta il quotidiano Politico, probabilmente non arriverà in Ucraina per diversi anni, poiché il denaro viene stanziato nell’ambito dell’Iniziativa di assistenza alla sicurezza dell’Ucraina.
“Sotto l’USAI, il Pentagono stipula contratti con le aziende americane della difesa per costruire nuove attrezzature per l’Ucraina, invece di attingere alle attuali azioni statunitensi”, afferma la pubblicazione.
Il pacchetto, che si aggiunge al miliardo di dollari di aiuti immediati annunciati da Washington mercoledì, arriva mentre l’industria bellica russa lavora a pieno regime.
Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, nel merito, ha affermato che Mosca sta producendo più armi di quelle necessarie per continuare la sua guerra in Ucraina. "Ciò che dicono gli esperti militari è che la Russia sta espandendo la sua produzione di armi: gran parte di ciò che viene prodotto non viene inviata al fronte ma va nei magazzini", ha detto Pistorius in un'intervista all'emittente tedesca Ard.
Come riferito dalla CNN, il sostegno incondizionato degli Stati Uniti potrebbe danneggiare l’Ucraina, ispirandola a perseguire una vittoria sfuggente e impedendo l’unico modo per porre fine ai loro conflitti: i colloqui di pace. A dirlo è l’analista Mark Hanna, secondo cui Kiev sta anche cercando la restituzione di tutto il territorio perduto, compresa la Crimea, “ma dopo il fallimento della controffensiva, l’amministrazione Biden ammette in privato che le possibilità che l’Ucraina vinca sono estremamente scarse”. Il sostegno americano, dunque, pur contribuendo a rafforzare la posizione negoziale di Kiev, “potrebbe anche spingerla ad abbandonare un accordo di pace accettabile per continuare a lottare per obiettivi irraggiungibili”.
Una constatazione avvalorata dalla notevole discrepanza nella produzione d’artiglieria dell’Occidente rispetto alla Russia: l’Europa, come riportato sempre alla CNN, sforna a malapena 1,2 milioni di munizioni all’anno, mentre la Russia, allo stato attuale, riesce a produrre 250.000 proiettili al mese, ovvero 3 milioni in 12 mesi. Foreign Policy scrive nel merito che Mosca potrebbe essere in grado di aumentare la produzione fino a 4,5 milioni di unità entro la fine del 2024, mentre, d’altro canto, l’esercito statunitense si è posto l’obiettivo di produrre 100.000 colpi di artiglieria al mese entro la fine del 2025.

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