Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Il senatore M5S Roberto Scarpinato risponde alle domande di FanPage sulla riforma della giustizia

"Dopo l’ultima riforma del 2020 il reato di abuso di ufficio non riguarda più l’attività discrezionale dei pubblici amministratori, ma si consuma solo in tre casi, che nulla hanno a che fare con la cosiddetta paura della firma, motivazione falsa addotta dalla maggioranza per giustificare l’abrogazione del reato". Ovvero "quando il pubblico amministratore intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale violando specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge dalle quali non residuino margini di discrezionalità”. Oppure “quando viola l’obbligo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti. O quando intenzionalmente arreca ai cittadini un danno ingiusto per motivi di odio, di rancore, di ritorsione e altri motivi biasimevoli".

A parlare è Roberto Scarpinato, già procuratore generale di Palermo, oggi a Palazzo Madama tra le fila del Movimento 5 Stelle, intervistato da FanPage per commentare la riforma del Guardasigilli Carlo Nordio. Non è la prima volta che l'ex pm di Palermo critica l'operato del Ministro della Giustizia, definendo a più riprese la sua riforma come "classista" e protettore di una visione del potere "per cui chi detiene l’autorità gode di un potere incontrollato in posizione di supremazia gerarchica sui cittadini".

Alla domanda sulla necessità quanto meno di una modifica al reato, vista l'archiviazione di migliaia di fascicoli di indagine, Scarpinato ha detto che sono state avanzate "puntuali proposte di modifica del reato che non sono state prese in alcuna considerazione, perché questa maggioranza è in realtà intollerante nei confronti di tutti i controlli, siano quelli della Corte dei conti, siano quelli dell’Anac, siano quelli della magistratura, siano quelli della stampa indipendente. Il manovratore non deve essere disturbato. Quanto ai fascicoli archiviati, in sede di audizione alla commissione Giustizia, abbiamo verificato grazie agli esperti che il tasso medio nazionale di archiviazione di tutti i procedimenti penali è del 62%".

Nel corso del tempo il reato ha subito varie modifiche che ne hanno rispetto il campo. "Ad ogni modifica si aveva un rialzo statistico delle archiviazioni e delle assoluzioni perché fatti che sino al giorno prima erano considerati reati, non lo erano più - ha aggiunto Scarpinato -. L’ultimo picco statistico non a caso si è verificato nel 2021, perché nel 2020 il reato ha subìto un drastico ridimensionamento. A ciò si aggiunga che tanti cittadini non si sono ancora resi conto di questo cambiamento, e continuano a presentare denunce per abusi per atti discrezionali che vanno subito archiviate perché il fatto non costituisce più reato. In realtà le statistiche dimostrano che, dopo che il reato di abuso di ufficio è stato ridotto all’osso, cioè è stato limitato solo alle sue forme più estreme, si è registrato un progressivo e costante decremento numerico dei procedimenti definiti in giudizio".

Cancellando questo reato si corre il rischio di rendere "lecite tutte le dolose strumentalizzazioni del potere pubblico per finalità profittatrici, clientelari e nepotistiche del pubblico ufficiale e del suo gruppo politico". "Si legalizza il conflitto di interesse, si privano i cittadini di ogni difesa contro abusi di potere per fini di vendetta e ritorsione - ha continuato l'ex magistrato -. L’Italia scivola così al rango di quegli staterelli di democrazia incompiuta nei quali vige una concezione patronale tardo-feudale dell’esercizio del potere pubblico, per cui chi detiene l’autorità gode di un potere incontrollato in posizione di supremazia gerarchica sui cittadini. Si passa a un rapporto padrone-suddito".

La riforma Nordio, però, va oltre la cancellazione dell'abuso d'ufficio. Mina anche all'autonomia e all'indipendenza della magistratura. Oltre a ricondurre l'ordine giudiziario sempre più sotto il controllo dell'esecutivo. Il ministro non ha mai fatto segreto di voler sottrarre il potere di indagine ai pubblici ministeri, come prevede l’art. 109 della Costituzione, affidandolo invece esclusivamente agli organi di polizia che, come ha sottolineato Scarpinato, "a differenza dei magistrati, si trovano in posizione di subordinazione gerarchica nei confronti del governo".

"Mi ricorda tanto coloro che accusavano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino di essere 'giudici sceriffi' perché dando attuazione all’art. 109 della Costituzione, avevano assunto la direzione delle indagini, dando così, non a caso, una svolta decisiva al contrasto alla mafia - ha concluso il senatore -. È significativo che questo tipo di critiche veniva dagli ambienti politici che temevano che il pool antimafia alzasse il tiro delle indagini anche nei confronti dei colletti bianchi, come poi avvenne con l’arresto dei potentissimi cugini Salvo, terminali politici insieme a Salvo Lima del potere politico del tempo. Arresto che diede avvio allo smantellamento del pool antimafia. È bene che queste storie del passato le ricordiamo, perché viviamo in una fase storica nella quale giorno dopo giorno rischiamo di tornare al nostro peggiore passato".

Foto © Deb Photo

ARTICOLI CORRELATI

Ddl Nordio, Scarpinato: ''Inappellabilità per i pm? Verranno colpite le vittime dei reati’’

Senato, Scarpinato: ''Disegno di legge Nordio è incostituzionale. La Consulta lo boccerà''

L'atto 'd'accusa' di Scarpinato al ministro Nordio

Senato, l'ex procuratore Scarpinato a Nordio: ''Con le sue riforme più soldi a mafie e lobbisti''

Scarpinato: ''Abolizione dell'abuso d'ufficio lascia indifesi i cittadini''

Ddl Giustizia, Scarpinato: ''Surreale abrogare il reato di abuso d'ufficio, agevola il malaffare''

Senato, in commissione passa l'abrogazione dell'abuso d'ufficio. Esulta maggioranza e Iv

Abuso d'ufficio, Scarpinato: ''Ddl Nordio legalizza abuso di potere e conflitto interessi’’

Ardita: ''Abuso d'ufficio? È presidio di correttezza dell'attività dei pubblici ufficiali’’

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos