Il limite. Il senso del limite. La linea. Oltre quale linea, ancora, spingere da parte dell’indefinibile democratura nostrana le sconcertanti narrazioni reiterate e subite da trent’anni. E anche di più?
Come arginare quel mix di depistaggi, inerzie, connivenze, misteri che, da un’inchiesta all’altra, sono state sbattute in faccia come offesa all’intelligenza di una società ritenuta acefala, inerme, per certi aspetti anche rea di indifferenza, incatenata alla nolontà reattiva e rivoluzionaria dopo gli eversivi anni Sessanta, Settanta e primi anni Ottanta?
Enrico Mattei, Mario Francese, gli incontri meneghini di Bontate, Via D’Amelio, Capaci, le piste nere, le latitanze, i covi, gli omicidi/suicidi depistati, le istituzioni deviate, Faccia di mostro, Ilaria Alpi, i giornalisti trucidati, il maresciallo Lombardo, la trattativa, Luigi Ilardo, Attilio Manca, la Procura di Viterbo, l’informazione pilotata… la lista è lunga. Lunghissima. Queste narrazioni, frutto di pornografica Ragion di Stato e scarso senso istituzionale da parte di soggetti individuabili, cancro micidiale di questa democrazia all’italiana, hanno stancato! La credibilità delle Istituzioni è andata a farsi benedire. Oggi unitamente alla surreale linea politico-giudiziaria del pretoriano alla Giustizia, sua eccellenza ministro Nordio.
Quale Stato di Diritto?
L’Egitto del povero Giulio Regeni è in casa! E anche peggio. Dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro, la società civile, il suo diritto alla democrazia, perforerà definitivamente quel velo di Maya masso-mafioso? Questo reiterato convivente divenire è da intendersi come il travaglio del negativo di hegeliana memoria necessario - e fin troppo lungo - per una concreta pacificazione tra il popolo e il suo arbitro istituzionale super partes, lo Stato? A quando una rifondazione del patto democratico?
Le trattative finiranno? Le agenzie dei Servizi renderanno pieno e rispettoso servizio alla collettività? Il ROS cancellerà il suo sconcertante passato con una nuova stagione al servizio della Patria?
La metafisica dei disvalori di Stato sarà fatta esplodere per innescare il nuovo ordine democratico? Il nuovo contratto diritti-doveri?
La borghesia avrà finito di divorare se stessa? E ai siciliani: non fatevi rappresentare da gente che non mette piede in Sicilia o da siciliani che non mettono piede nella legalità.
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Una società civile prostrata
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- Luciano Armeli Iapichino