Consigliere del capo ad interim della DPR Gagin: la città è quasi completamente bloccata
La “Stalingrado” del Donbass sarebbe ormai una trappola di rovine senza via di fuga per le truppe ucraine circondate dalla Wagner. Ad affermarlo è il consigliere del capo ad interim della Repubblica popolare di Donetsk, Jan Gagin che sul canale televisivo Rossiya 1 parla di un esercito russo che ha praticamente bloccato Bakhmut.
"La guarnigione ucraina ad Artemovsk (Bakhmut) conta circa diecimila persone", ha aggiunto Gagin mentre allo stesso tempo ha posto l’attenzione sul fatto che a Chasov Yar, da dove le forze armate ucraine stanno cercando di contrattaccare, Kiev ha formato un "gruppo abbastanza serio”.
“Anche queste sono diverse migliaia, forse decine di migliaia”, ha detto il consigliere del capo ad interim della DPR.
Tuttavia ha sottolineato che le forze raccolte da Kiev non sarebbero sufficienti per una controffensiva, poiché non vi sarebbero abbastanza truppe per formare unità d'attacco e gruppi corazzati in grado di "colpire e tagliare i nostri territori con alta efficacia", ha spiegato Gagin. E l'esercito russo, a sua volta, ha le forze e i mezzi con cui incontrerà il nemico in caso di contrattacco, ha aggiunto il consigliere del capo ad interim della DPR.
Venerdì scorso Gagin ha riferito che tutte le strade di accesso ad Artemovsk erano controllate dall'artiglieria russa e le forze di Mosca avevano conquistato circa il 70% della città.
Nel frattempo lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina riferisce che nella direzione di Bakhmut, le posizioni delle forze armate di Kiev sono sottoposte a numerosi attacchi 24 ore su 24 nelle aree di Bakhmut, N. p. Bogdanovka e Predtechino.
In particolare "vicino a Ivanovsky e Bogdanovka (entrambi i villaggi vicino a Bakhmut) c'è un vero inferno”, riportano gli analisti militari ucraini.
Secondo il Ministero della Difesa russo nella direzione di Donetsk, durante l'offensiva del raggruppamento "Sud", a seguito degli attacchi delle Forze aerospaziali e dell’artiglieria, nelle ultime 24 ore, più di 300 militanti, 3 veicoli corazzati, 3 auto, 1 semovente Acacia e 1 obice D-20 sono stati distrutti.
Inoltre nella direzione di Kupyansk, il fuoco di artiglieria del gruppo "occidentale" ha colpito le forze delle forze armate ucraine nelle aree di Dvurechnaya, Sinkovka, Olshana e Kotlyarovka. Più di 50 militanti, 2 veicoli blindati, 2 auto, 1 cannone semovente 2S3 "Acacia" sarebbero stati distrutti, secondo il dipartimento militare. Nella zona di N. p. Kislovka, regione di Kharkov, i bombardamenti si sono abbattuti anche su un deposito di munizioni della 103a brigata.
Nelle direzioni Sud-Donetsk e Zaporizhzhia, le forze aeree e l'artiglieria del gruppo di forze Vostok hanno colpito le forze delle forze armate ucraine nelle aree dell'insediamento di Vuhledar, Zaliznichnoe, Malaya Tokmachka e Malye Shcherbaki. Le perdite nemiche ammonterebbero a 40 militanti, 3 veicoli e 1 obice M777 (USA). Il ministero della Difesa riporta inoltre come nella zona di N. p. Zaliznichnoe sia stato distrutto un deposito di carburante per l'equipaggiamento della 102a brigata di difesa terroristica.
Zelensky: "Raid criminali nella notte con i droni iraniani assassini"
"Più di 20 droni iraniani assassini, oltre a missili e numerosi bombardamenti. E questo solo nell'ultima notte di terrore russo contro l'Ucraina. Ogni volta che qualcuno cerca di sentire la parola 'pace' a Mosca, lì viene dato un altro ordine per questi raid criminali". Lo scrive su Twitter il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, commentando l'ultima tornata di attacchi russi.
È salito a 7, il bilancio dei morti nell’attacco lanciato dall'esercito russo sulla regione di Kiev. Un dato aggiornato dopo che i soccorritori hanno recuperato i corpi di altre 3 persone da sotto le macerie di un dormitorio nella città di Rzhishchev. A riportarlo è l'Ukrainska Pravda, citando la portavoce del servizio di emergenza statale, Victoria Ruban.
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