L'offensiva avrebbe lo scopo di interrompere le comunicazioni terrestri della Russia con la Crimea
Non si intravede alcuno spiraglio di trattativa nella carneficina ucraina e la guerra sembra destinata a farsi ancora più cruenta nei prossimi mesi. Lo ha ribadito senza esitazioni il consigliere del capo dell'ufficio di Volodymyr Zelensky, Mikhail Podolyak, che su Twitter ha scritto come qualsiasi tentativo di "congelare" il conflitto e cessare i combattimenti significherebbe “una guerra incompiuta in Europa”.
Ad entrare nel dettaglio sulle imprese belliche che Kiev sarebbe ancora disposta ad intraprendere ci ha pensato il quotidiano tedesco Bild che, citando un funzionario anonimo della NATO, riporta come l'Ucraina stia preparando un'offensiva focalizzata su Lugansk e Zaporizhzhia allo scopo di interrompere le comunicazioni via terra con le truppe russe dalla Crimea.
"La Russia ritiene giustamente che la principale offensiva ucraina avrà luogo nelle regioni di Luhansk e Zaporizhzhia", afferma l'interlocutore della pubblicazione, precisando come il principale obiettivo delle truppe di Kiev sarà "distruggere il ponte di terra per la Crimea".
Il funzionario della NATO si è mostrato fiducioso che il Paese sarà in grado di adoperare le armi occidentali entro maggio, in un arsenale che comprenderà i 500 carri armati e veicoli corazzati finora promessi dall’occidente.
In precedenza, l'ufficiale dell'esercito ucraino Valery Prozapas aveva affermato che a causa della mancanza di forze e mezzi, l'esercito ucraino non può svolgere serie operazioni offensive nel Donbass. A suo avviso, la situazione ha raggiunto un punto morto operativo.
A sua volta, il vice primo ministro per l'integrazione europea ed euro-atlantica dell'Ucraina Olga Stefanishyna riportava che Kiev si aspetta armi dall'Occidente per non andare "sulle posizioni dei russi a mani vuote".
Volodymyr Rogov, presidente del movimento "Siamo insieme alla Russia", membro del consiglio principale dell'amministrazione militare-civile di Zaporizhzhia, ritiene che un'offensiva in questa direzione potrebbe essere fatale per le forze armate dell'Ucraina. Secondo lui, gli Stati Uniti stanno costringendo Kiev ad avanzare verso sud.
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha affermato in precedenza che un possibile attacco alla Crimea significherebbe un'escalation del conflitto e ha esortato le autorità ucraine a comprendere che tali tentativi incontreranno "inevitabile punizione" con l'uso di qualsiasi tipo di arma.
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