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L’intervista/dialogo raccontata su “Sette”, il settimanale del Corriere della Sera

E’ stata Palermo la città scelta per l’incontro tra la fotografa Letizia Battaglia e la cantautrice indi Arianna Del Giaccio in arte Ariete. In piazza Magione, in un parco dedicato a Falcone e Borsellino, sedute su una panchina, due generazioni apparentemente lontane si sono incontrate: la storica fotografa ha quasi 87 anni, Ariete 19.
A me sembrate una generazione senza coraggio” ha detto Letizia senza mezzi termini. “La nostra è una generazione delicata”, ha risposto Ariete aggiungendo che “siamo nati con le rivoluzioni in corso, con l’euro appena in tasca e Internet appena nato. Quando i miei genitori dicono ‘ai miei tempi’, io mi arrabbio. Trent’anni fa l’idea del futuro c’era, l’economia dava speranza. Per noi, invece, pensare al futuro è un po’ più difficile, e poi aggiungerei il Covid. Ci troviamo nel bel mezzo di un campo, non capiti”.
Mentre si legge l’intervista sul settimanale “Sette” è facile immedesimarsi in Arianna, sentire il peso delle parole di Letizia e percepire la preoccupazione per i problemi che affliggono le moderne generazioni: il senso di colpa, la mancata certezza per il futuro,  l’immagine di un mondo che rifiuta il cambiamento, ancorato a tradizioni mortali e morenti.
Voi ragazzi avete un concetto di libertà effimero - ha detto ancora Letizia - e nessun progetto per il futuro. La colpa è dei vostri genitori. La mia generazione lavorò moltissimo su sé stessa. Lottavamo. Per cosa lottate voi?”
Abbiamo un pianeta da salvare - ha riposto Ariete - anche se in effetti non ne parliamo nelle nostre canzoni. Io racconto di omosessualità. Sai che c’è? Oggi, un giovane pensa prima a come salvarsi le giornate, e poi a salvare quello che ha attorno, può sembrare un discorso egoista. Con i lockdown, molti ragazzi hanno sofferto. Capisco che era necessario, chiudere per salvarsi, ma il bonus psicologo sarebbe stato fondamentale”.
Il dialogo ha continuato andando a lambire anche la vita familiare della cantante: “I miei sono persone che hanno studiato tanto, papà ha due lauree, fa il giornalista, mamma è una sociologa. Quando dicevo ‘voglio fare la cantante’, mi rispondevano ‘studia, pensa al piano B’. A me i piani B non sono mai piaciuti. Se ho il cento percento di energie e ne metto il sessanta nel piano A e il quaranta a cercare un piano B, il piano A non mi riuscirà mai bene”. Forse entrambe, anche se così distanti nel tempo, sono partite con lo stesso intento: non avere un piano B. La risposta di Letizia alla domanda della giornalista del Corriere della Sera Maria Luisa Agnese, presente assieme alla collega Greta Privitera e alla figlia di Letizia, Shobha Battaglia, dà la conferma definitiva:
Luisa ha chiesto a Letizia cosa farebbe se avesse 19 anni. La fotografa ha risposto dicendo che per lei non sarebbe stato diverso. Ma lei a 19 anni era “madre di due figlie” abitava da sola “e credeva nelle rivoluzioni”. “Arianna - ha detto - tu non sei rivoluzionaria”.
No - ha risposto la cantante - non mi sento rivoluzionaria, mi sembra estremo. Io cerco di dare una mano”. “Spero che con le mie canzoni i miei coetanei si sentano meno soli. Scrivo testi d’amore in cui mi rivolgo a una ragazza, prima di me non lo faceva nessuno, a me è venuto spontaneo. In molti si rivedono in quello che scrivo”.

Femminismo
Le due donne hanno continuato a parlarsi tra le strade di Palermo, su “Sette” si legge che gli argomenti sono arrivati poi sull’aspro terreno della parità di genere. Letizia non ha lasciato dubbi con le sue parole: i maschi “prima ci trattavano come oggetti, ora che non ci adeguiamo più alle loro richieste vanno in crisi. Ma in generale è il maschio che continua a gestire il mondo, male. Dobbiamo prendere il coraggio di farlo noi”.
Io vedo la figura femminile ancora tanto impaurita da quella maschile”, ha detto Ariete raccontando anche un poco della sua vita sentimentale: “Quando ho avuto le mie prime relazioni, volevo raccontarle a mia madre, lei non voleva sentire, ora è molto più tranquilla. Penso che sia bello sapere che se faccio sesso è perché sono in armonia con il mio corpo e con l’altro corpo. E’ importante che a scuola si faccia educazione sessuale, oggi i giovani la fanno tramite pagine Instagram dedicate. Per esempio, c’è bisogno di insegnare che il sesso non è pornografia. La storia della cantante Bille Eilish è esemplare: ha raccontato che la pornografia le ha devastato il cervello. Io guardo i porno ma con consapevolezza, so che la vita è un’altra cosa”.
Le due donne alla fine si lasciano. “Non ti auguro il successo - ha detto Letizia ad Ariete - se ti arriva bene, ma ti auguro di avere tanto lavoro se il lavoro coincide con la tua passione. Shobha, ammuninne”.

Fonte: Sette

Foto © Franco Zecchin

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