La gestione della guerra da parte del presidente ucraino Zelensky è stata catastrofica, nonostante gli obiettivi iniziali di avanzare verso Tokmak e Melitopol per tagliare fuori la Crimea, le forze ucraine sono rimaste bloccate nel villaggio di Robotine.
L'offensiva russa sta avendo successo e l'Ucraina è uno Stato ormai in rovina mentre la Russia sta raggiungendo i suoi obbiettivi attraverso una strategia lenta e graduale.
Potrebbe essere queste in estrema sintesi la tesi del professore Alessandro Orsini, pubblicata oggi sul 'Fatto Quotidiano'.
"Dopo avere dissanguato l’esercito per conquistare quasi niente, Zelensky sta perdendo pure quello" ha spiegato Orsini ricordato che mentre "scrivo, i russi hanno deciso di riprendersi pure Robotine, il quasi-niente costato quasi-tutto agli ucraini".
La controffensiva, come aveva anticipato Orsini, è stata un totale fallimento: "Quando politici e media ritraevano la Russia come un esercito di cartone 'perché non ha conquistato l’Ucraina in tre giorni', spiegavo che quella lentezza era intenzionale poiché perseguiva sei obiettivi": uno, "concedere all’esercito ucraino il tempo di crollare" conquistando il "maggior numero di territori possibili"; due, "non infastidire la società civile. Procedendo un po’ alla volta, Putin non ha dovuto avviare una mobilitazione totale che gli avrebbe sottratto consensi. La vita quotidiana in Russia scorre come sempre e Putin viaggia verso la riconferma alle prossime presidenziali"; tre, "attendere che l’Unione europea andasse in recessione, com’è accaduto"; quattro, "attendere la crisi dell’industria militare dell’Unione europea che si è verificata"; quinto, non far "precipitare l’Occidente nel panico lanciando un assalto fulmineo con un milione e mezzo di soldati. Una mossa così rapida avrebbe diffuso il panico in Europa aumentando il rischio della sua partecipazione diretta al conflitto con l’invio di truppe"; sesto, "dare il tempo alla Russia di attrezzarsi per la Terza guerra mondiale, come sta facendo. La lentezza della guerra in Ucraina favorisce la velocità del riarmo in Russia" ha spiegato Orsini.
L'occidente potrà rendersi conto di quello che sta accadendo solo quando si libererà dai "propri complessi di superiorità, in stile Corriere della Sera, che lo inducono a vedere gli altri popoli come inferiori, ignoranti, arretrati e dipendenti dall’economia europea".
Fonte: ilfattoquotidiano.it
Foto © Imagoeconomica
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