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“L’Ucraina ha perso la guerra. E soprattutto l’hanno persa la Nato, gli Usa e la Ue retrostanti”. Ad affermarlo sulle pagine del Fatto è il professor Alessandro Orsini commentando il fallimento “colossale” della controffensiva di Kiev e del passaggio al contrattacco da parte della Russia. “L’Ucraina si è dissanguata durante la controffensiva e la sua ultima mobilitazione è stata un fallimento completo - ha scritto -. Zelensky non è riuscito ad arruolare i soldati di cui ha bisogno e ha dovuto aumentare vertiginosamente il numero delle donne ucraine impegnate nella guerra: un aumento del 40% dal 2021 a oggi. L’Ucraina è passata alla difensiva profonda. Lo stesso Zelensky ha implicitamente riconosciuto il fallimento in un discorso recente. Nel frattempo, l’esercito russo si rafforza enormemente per fronteggiare un’eventuale Terza guerra mondiale contro la Nato”.
Secondo l’analisi di Orsini, l’esercito di Putin “è oggi molto più potente, numeroso, addestrato e motivato, rispetto al 2022”. Sul fallimento della controffensiva ucraina c’erano stati dei piccoli allarmi nel tempo. “Migliaia di ucraini scappano all’estero per non combattere - ha precisato il docente -; molti altri si procurano certificati falsi. La guerra è persa, ma non è finita. L’Ucraina è attesa da un certo numero di tragedie”.
Tra queste, Orsini elenca il collasso militare dell’Unione europea, “incapace persino di produrre le munizioni minime per Zelensky”. Il fallimento della controffensiva “ha scatenato la faida per il potere a Kiev - ha aggiunto -. Zelensky teme che Zaluzhny, capo di Stato maggiore, prenda il suo posto con un colpo di mano o alle prossime elezioni”. Altro elemento sintomatico riguarda il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, il quale “si è schierato contro Zelensky”. “Alcuni potrebbero non voler sentire la verità [ma] non possiamo mentire alla nostra gente e ai nostri partner indefinitamente”, ha detto Klitschko. “Mentre una parte degli ucraini attribuisce a Zelensky la responsabilità della sconfitta, i fedelissimi del presidente cercano di far ricadere il malcontento su Zaluzhny - ha spiegato Orsini -. Zelensky ha appena impedito al suo predecessore, Poroshenko, di lasciare il Paese temendo che voglia ordire un colpo di Stato. Gli ucraini hanno perso ogni speranza di vittoria. Dal 24 febbraio 2022 non hanno mai vinto una battaglia. Chi pensa che gli ucraini abbiano riconquistato la parte ovest di Kherson nel novembre 2022 non sa di che cosa sta parlando. Gli ucraini non hanno vinto una battaglia contro i russi. Non c’è mai stata una Mariupol o una Bakhmut in favore di Zelensky”. Nel frattempo Putin non demorde e ha attaccato Avdiivka. Mentre gli ucraini, “a Kupiansk sono attesi da un certo numero di tragedie”.
“Le conseguenze disastrose delle politiche criminali del blocco occidentale in Ucraina sono autoevidenti - ha concluso -. L’informazione italiana ha soltanto il problema di nasconderle manipolando l’opinione pubblica”.

(Prima pubblicazione: 5 Dicembre 2023)

Foto © Imagoeconomica

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