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Secondo il presidente del Tribunale di Palermo la Cassazione non ha chiuso “definitivamente la pagina dei pezzi mancanti sulla stagione delle stragi”

Rispetto ogni sentenza emessa dalla magistratura, quindi anche quella emessa recentemente dalla Corte di Cassazione, ovviamente, però, non rinnego quel che ho fatto in quel processo”. A dirlo, a margine di un evento sulle stragi del 1993 a Palermo organizzato da “Nomafia memorial”, è Piergiorgio Morosini, attuale presidente del Tribunale della città ed ex gup. Morosini fu il giudice di udienza preliminare che nel marzo 2013 rinviò a giudizio i vertici del Ros dei Carabinieri (i generali Mario Mori e Antonio Subranni e l'ex colonnello Giuseppe De Donno), i boss di Cosa Nostra Totò Riina, Leoluca Bagarella e Antonino Cinà, l'ex ministro Nicola Mancino e l’ex senatore Marcello Dell'Utri. Tutti coinvolti nell’inchiesta della procura di Palermo, avviata quattro anni prima, sulla trattativa Stato-mafia. Morosini, senza scendere in giudizi o pareri personali rispetto alla sentenza di assoluzione in Cassazione degli imputati, ai nostri microfoni ha sottolineato che la pronuncia dei giudici ermellini (di cui si devono ancora conoscere le motivazioni) non può “chiudere gli approfondimenti che doverosamente le procure stanno compiendo per chiarire ulteriormente cos’è successo in quel biennio tragico per il nostro Paese, ossia il biennio ’92-’93”. A detta del presidente del Tribunale “ci sono degli approfondimenti in corso e credo che i magistrati che stanno lavorando su queste indagini stanno svolgendo il loro lavoro con sobrietà e con senso delle istituzioni. Si vedrà i risultati che approderanno”, ha commentato. “Certamente anche la recente sentenza della Cassazione non chiude definitivamente la pagina dei pezzi mancanti sulla stagione delle stragi e quindi il diritto alla ricerca della verità resta qualcosa da coltivare, perché in quella stagione - ha ricordato Morosini - vi fu un attacco al cuore della nostra democrazia. E fin quando non avremo fatto chiarezza su quello che è veramente accaduto in quella stagione avremo sempre delle difficoltà ad accettare tutto quello che è accaduto successivamente”.

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