La Vardera: "Mando un messaggio a chiunque si avvicinerà a me"
"Quando c'era la mafia si stava meglio, l'acqua per l'agricoltura non mancava e quindi è inutile che ci venite a raccontare le fiabe". Questo si è sentito dire, in piazza Zamenhof a Ribera, dove è stato per un incontro elettorale essendo candidato al parlamento europeo, il deputato di "Sud chiama Nord" all'Ars, nonché vicepresidente della commissione regionale antimafia, Ismaele La Vardera. Il giornalista televisivo, ex inviato de "Le iene", dopo che l'interlocutore si è qualificato per il "figlio di un mafioso condannato a tre ergastoli", è stato alla squadra mobile della questura di Agrigento dove, ai poliziotti, ha raccontato quanto gli era accaduto, cosa aveva sentito. La Vardera ha fornito ai poliziotti delle foto fatte con il cellulare che sono servite per identificare il figlio del boss. "Mando un messaggio a chiunque si avvicinerà a me in questa campagna elettorale, ogni cosa che dite e fate sarà da me denunciata, state alla larga da me perché non solo la mafia e i mafiosi mi fanno schifo, ma soprattutto i figli e i parenti dei mafiosi che non si sono dissociati dalla melma dei loro parenti mafiosi”, ha scritto sui social il vicepresidente della commissione antimafia dell'Ars.
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