"Libertà di stampa e indipendenza della magistratura fanno parte dell'architrave che sorregge la nostra Repubblica e quindi devono essere considerati da tutti un bene prezioso". Lo spiega il presidente dell'Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia in un'intervista a Repubblica commentando la riforma della giustizia del governo. "Il malessere e la protesta dei giornalisti italiani meritano grande considerazione perché sono la spia del disagio che oggi avvertono gli organi di garanzia. C'è il pericolo di uno squilibrio che va a tutti i costi evitato ritornando a riflettere con maggiore forza sull'attuale assetto costituzionale - prosegue parlando dello sciopero indetto dai giornalisti Rai proprio oggi -. Abbiamo sempre detto che chiediamo di essere ascoltati per un confronto. Mai necessario come quando in ballo c'è una riforma costituzionale". Sulle carriere separate dei magistrati il cittadino secondo Santalucia non ci guadagna "nulla. Perderà la garanzia di effettiva indipendenza della magistratura nel suo complesso". Nel testo discusso a palazzo Chigi venerdì scorso non c'era la discrezionalità dell'azione penale. "Spero che alla fine la riforma sarà valutata con freddezza, serenità e razionalità, come tutti gli italiani, e non soltanto i magistrati, meritano", conclude.
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Santalucia: ''Con carriere separate a rischio indipendenza''
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