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Medvedev: "Scegliere obiettivi non standard per gli attacchi in Ucraina". The Telegraph: la controffensiva dell'Ucraina sta fallendo, senza soluzioni facili

Ancora pericolose incursioni in territorio russo rischiano di alzare la posta in gioco del conflitto. Questa mattina, come segnalato dal sindaco di Mosca Sergei Sobyanin, intorno alle 4:00 del mattino alcuni droni hanno colpito due edifici non residenziali nella capitale.
Le immagini trapelate mostrano un anonimo grattacielo la cui sommità mostra gli evidenti segni dell’esplosione. Non si tratterebbe di un colpo casuale secondo la CNN: citando fonti occidentali, il quotidiano rivela che la struttura ospita anche l’unità 26165 dell’intelligence militare estera russa (Gru), che svolge attività informatiche.
Il Ministero della Difesa russo ha subito ammonito che Mosca si riserva il diritto di rispondere con decisione all’attacco.
"La parte russa si riserva il diritto di adottare dure misure di ritorsione", ha affermato in una nota, definendo le incursioni ucraine come "azioni sfacciate" che dimostrano l'attenzione dell'Occidente ad aggravare la situazione.
"Consideriamo quello che è successo come un altro uso di metodi terroristici da parte della leadership politico-militare dell'Ucraina, intimidazione della popolazione civile", ha sottolineato il ministero degli Esteri.
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza Dmitry Medvedev ha evocato la possibilità che Mosca scelga da ora in poi obiettivi non standard per gli attacchi all’Ucraina.
"Non solo impianti di stoccaggio, hub energetici e basi petrolifere. Ci sono altri luoghi dove non ci aspettano ancora", ha tuonato Medvedev, precisando che una tale strategia aumenterà l’efficacia degli attacchi contro il nemico.
Kiev intanto rincara la dose e per bocca del portavoce dell’intelligence militare ucraina Andriy Yusov promette che le sortite coi droni continueranno e aumenterà la portata.
“Gli attacchi alle strutture chiave del settore della sicurezza russa situate a Mosca testimoniano il fatto che il regime di Putin non è in grado di controllare completamente il cielo neanche per proteggere le strutture più importanti”, ha affermato Yusov al Kyiv Post.


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Kiev: “In una settimana liberati 16 chilometri quadrati”
Stando all’ultimo rapporto del vice ministro della Difesa Hanna Malyar nell’ultima settimana sono stati liberati 16 chilometri quadrati di territorio.
“Le forze di Difesa hanno liberato più di dodici chilometri quadrati nel Sud del Paese. Le truppe ucraine continuano a condurre operazioni offensive in diverse aree verso Melitopol e Berdiansk. In direzione Bakhmut (Ucraina orientale) sono stati liberati quattro chilometri quadrati”, ha detto Malyar, citata da Rbc-Ucraine.

The Telegraph: La controffensiva dell'Ucraina sta fallendo, senza soluzioni facili
Secondo il The Telegraph, senza una svolta significativa dopo sei settimane vale la pena chiedersi se la controffensiva dell'Ucraina potrà mai avere successo.
Nel merito, il Wall Street Journal, citando funzionari militari, aveva affermato che le aspettative occidentali sul coraggio e l'intraprendenza degli ucraini in grado di superare la loro mancanza di addestramento e mancanza di armi non si sono concretizzate, mentre i campi minati "mortali", le vaste fortificazioni e la superiorità dell'aviazione russa hanno paralizzato l'offensiva ucraina.
“Ciò ha lasciato l'Ucraina con un'opzione: lanciare attacchi frontali contro posizioni fortemente difese, quasi simili al fronte occidentale della prima guerra mondiale, dove le linee di trincea correvano ininterrottamente dalla Svizzera al mare, senza che nessuna delle due parti ottenesse una svolta decisiva per quattro anni”, afferma il Telegraph che in seguito descrive come poco risolutiva la via del supporto aereo.
Come sottolineato dal Capo di Stato maggiore Mark Milley, “i russi hanno 1.000 caccia di quarta generazione. Se hai intenzione di sfidare la Russia in aria, avrai bisogno di una notevole quantità di caccia di quarta e quinta generazione". Obiettivo impossibile nel contesto attuale.

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