Il pontefice: "Senza complicità di un settore del potere politico, giudiziario, finanziario e della polizia non sarebbe possibile arrivare alla situazione in cui si trova Rosario"
Papa Francesco non è indifferente rispetto all’ondata di violenza criminale che sta investendo la città di Rosario, in Argentina, sua terra natale, e ha rivolto parole durissime contro i narcos che stanno mettendo a soqquadro la regione, nonché contro le complicità del mondo della politica, della finanza e delle forze dell’ordine.
"In un momento di crisi, come quelli che vive la città di Rosario, comprendiamo il bisogno della presenza delle forze di sicurezza per portare tranquillità alla comunità”, ha detto il pontefice facendo arrivare la sua vicinanza con un videomessaggio. “Tuttavia sappiamo che nel cammino della pace si devono percorrere risposte complesse e integrali, con la collaborazione di tutte le istituzioni che formano la vita di una società". "Senza complicità di un settore del potere politico, giudiziario, economico, finanziario e della polizia non sarebbe possibile - ha fatto notare il Papa - arrivare alla situazione in cui si trova la città di Rosario".
Una presa di posizione netta, e coraggiosa, quella del Papa, in un momento difficile per Rosario, insanguinata dalla violenza mafiosa, come lo fu Palermo. Con questo messaggio Papa Francesco dimostra ancora una volta il suo ripudio rispetto alle organizzazioni mafiose - scomunicate da Bergoglio - e la consapevolezza della loro pericolosità per la democrazia, in Italia, come nel mondo.
È necessario allora "rivalutare la politica, che è una vocazione altissima, è una delle forme più preziose della carità, perché cerca il bene comune”, ha continuato il pontefice. Se il problema è il dominio dei narcos, "occorre lavorare non solo sull'offerta, ma anche sulla domanda di droghe, attraverso politiche di prevenzione e di assistenza. Il silenzio dello Stato in questo campo fa solo sembrare naturale e facilita la promozione del consumo di droghe e la loro commercializzazione". Papa Francesco ha quindi aggiunto: "In un contesto come questo, è necessario che il sistema democratico vegli sull'istituzionalità della giustizia, di modo che possa essere indipendente, per indagare sulle reti della corruzione e del riciclaggio di denaro che favoriscono l'avanzare del narcotraffico". "Dato che, in ogni sistema mafioso, i poveri sono il materiale 'usa e getta', vi invito a compiere sforzi e a unire sforzi affinché lo Stato e le istituzioni intermedie possano offrire spazi comunitari nei quartieri vulnerabili. E possono anche creare condizioni affinché i bambini, gli adolescenti e i giovani abbiano uno sviluppo umano integrale, per un futuro migliore di quello che hanno avuto i loro genitori e i loro nonni", è l'appello del Papa alla comunità locale.
Articolo originariamente pubblicato il 27 marzo 2024
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