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Qualsiasi Paese che attaccherà la Russia con armi nucleari sarà "cancellato dalla faccia della terra".
Sono state queste le parole del presidente russo Vladimir Putin, citato da Sky News.
Il capo di Stato russo ha specificato che la Russia non intende lanciare un primo attacco nucleare preventivo, ma le armi ipersoniche avanzate di Mosca assicurano una sicura risposta in caso di attacco.
Ricordiamo che non era la prima volta che Putin aveva parlato di attacco preventivo.
Secondo l'agenzia di stampa Bloomberg il presidente russo avrebbe detto, dopo il vertice in Kirghizistan ad alcuni giornalisti, che “se stiamo parlando di un attacco per disarmare, forse dovremmo pensare di utilizzare gli approcci dei nostri partner americani”.
Inoltre, in questi nove mesi di guerra, ai vertici del potere della Federazione Russa si era discusso concretamente anche della possibilità di utilizzare la bomba atomica in Ucraina. La rivelazione era emersa dalle pagine del settimanale Newsweek che è entrato in possesso di una serie di email attribuite a una talpa del Fsb, i servizi segreti russi.
In mezzo a tutto questo le relazioni diplomatiche arrancano.
La Russia ha minacciato di tagliare la produzione di petrolio in caso di imposizione del price cap e di non venderlo a quei Paesi che lo adotteranno.  Attualmente è in corso ad Istanbul un incontro fra diplomatici Usa e diplomatici russi, scrive la Tass citando fonti diplomatiche. Il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov ha confermato l'incontro tra rappresentanti di Russia e Stati Uniti a livello di "direttori di dipartimenti". Secondo Ryabkov i funzionari discutono di questioni che riguardano "come funzionano le missioni diplomatiche statunitensi nella Federazione Russa e della Federazione Russa negli Stati Uniti".

Foto: it.depositphotos.com

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