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L’Italia continua a remare verso la sponda opposta a quella che sta raggiungendo l’Europarlamento dopo lo scandalo Qatargate

Nuova strigliata d’orecchie da parte di Bruxelles nei confronti del ministro della giustizia Carlo Nordio e della sua “schiforma” della giustizia. A distanza di poco più di due mesi dalla presa di posizione contro la cancellazione del reato con l’inequivocabile motivazione che “compromette la lotta alla corruzione”, la Commissione europea, come fa sapere in una nota Laura Ferrara, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, ha nuovamente bocciato “la riforma della giustizia del ministro Carlo Nordio che prevede, tra le altre cose, l’abolizione del reato di abuso d’ufficio e il ridimensionamento del reato di traffico di influenze illecite. Nella risposta a una interrogazione presentata dal Movimento 5 Stelle afferma che il reato di abuso d’ufficio è uno strumento importante nella lotta contro la corruzione. Inoltre, giudica queste misure incompatibili con la direttiva sulla lotta contro la corruzione presentata lo scorso mese di maggio e ritiene che queste modifiche potrebbero influire sull’efficacia dell’individuazione e del contrasto della corruzione”.

Dallo scoppio dell’euroscandalo Qatargate, Bruxelles sta conducendo una battaglia contro tangenti e mazzette. L’Italia, invece, rema verso la sponda opposta, con la riforma annunciata dal guardasigilli di fatto si appresta a uscire di fatto dall’Europa grazie alla smantellamento definitivo della Spazzacorrotti che aveva messo dei paletti al fenomeno che proprio l’Europa aveva elogiato. “È evidente che abolire il reato di abuso d’ufficio significa agevolare l’esercizio di funzioni pubbliche per conseguire un guadagno personale e indebolire la lotta alla corruzione che in Italia è da sempre un fenomeno endemico. Il governo Meloni - prosegue Ferrara - si fermi altrimenti, dopo i temi economici e sulla gestione dei flussi migratori, rischia di deragliare in Europa anche sul tema giustizia e di fare la fine dei suoi alleati nazionalisti polacchi e ungheresi, più volte sanzionati dalla stessa Commissione europea”.

Del resto anche nelle audizioni in Commissione Giustizia il ddl Nordio sono arrivate sentenze nette degli addetti ai lavori contro le misure che intende adottare, o che già ha adottato, Nordio in tema giustizia.

“Non c’è un solo audito, tra avvocati, professori universitari, magistrati, che non riconosca che l’abolizione integrale dell’abuso d’ufficio comporta problemi: un vuoto di tutela dei cittadini nei confronti della P.A, l’espansione di fattispecie più gravi, il contrasto con le direttive europee. C’è da augurarsi - ricordano i senatori del Pd in Commissione Giustizia Alfredo Bazoli, Anna Rossomando, Franco Mirabelli e Walter Verini. che la maggioranza e il ministro, abbandonino posizioni ideologiche, scendano sul terreno del merito della questione e diano disponibilità a modificare profondamente il testo del disegno di legge”.

Foto © Imagoeconomica

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