L’autore Davide Dormino: “Una cosa assurda, davvero incredibile”
“Non immagini la fatica… una cosa assurda, davvero incredibile”. Davide Dormino è stremato al telefono. “Sembra che la mia scultura ‘Anything to Say?’ non debba andare in tour in Italia”. Presto fatto: il Consiglio comunale di Milano, dopo aver negato la cittadinanza onoraria al giornalista australiano Julian Assange, non ha concesso nemmeno il suolo pubblico per l’installazione di Dormino che immortala il fondatore di WikiLeaks in piedi su una sedia con accanto Chelsea Manning, Edward Snowden e una quarta sedia vuota. Un gruppo scultoreo che invita il pubblico a cambiare prospettiva con cui osservare il mondo alzandosi in piedi dove la massa si siede.
“Dopo due mesi di contatti negli uffici comunali e la protocollazione a pagamento di quanto necessario, il Comune di Milano ha negato la concessione del suolo pubblico per l’opera di Davide Dormino, ‘Anything to Say? a Monument to Courage’, senza offrire motivazioni”, scrive il Comitato italiano per la liberazione di Julian Assange in un post Facebook.
Il tour prevede quattro tappe, tra cui il Parco Sempione a Milano (20 Maggio), appunto, Piazza Dante a Napoli (25 Maggio), Piazza Orazio Giustiniani A Roma (1 Giugno) e Piazza Nettuno a Bologna (13 Giugno).
Quella di Milano è una tappa ricca di significato perché lo stesso giorno l’Alta Corte di Londra sarà chiamata a decidere se estradare Assange negli Stati Uniti - come richiesto dalla Casa Bianca - in cui rischia di scontare fino a 175 anni di carcere per aver svelato con WikiLeaks, tra le altre cose, i crimini di guerra degli Usa in Iraq e Afghanistan.
Nello specifico, l’editore australiano rischia di finire nella peggiore prigione degli Stati Uniti: l’ADX Florence. Conosciuta anche come l’Alcatraz delle Montagne Rocciose. Viene considerato il carcere più sicuro del Paese, al cui interno sono reclusi più di 400 detenuti di primo livello, tra cui alcuni membri della famiglia mafiosa Gambino e terroristi internazionali. L’ex direttore della prigione Robert Hood definì l’ADX come un luogo “non fatto per l’umanità”, descrivendolo “come l’inferno”.
Ed è in questo contesto che si inserisce l’opera di Davide Dormino. “‘Anything to Say?’ serve a prendere consapevolezza su ciò che succede nel mondo e che abbiamo scoperto grazie alle rivelazioni di queste tre persone e quindi WikiLeaks - dice Davide al telefono -. L’opera è un'opportunità per entrare in contatto con quei crimini svelati. Serve un po' da monitor”.
“Quella non è stata una scelta, ma qualcosa nata spontaneo (nata spontanea) - continua -. La mia arte appartiene a una ristretta cerchia di artisti che hanno deciso di raccontare il proprio tempo con un dettaglio politico anche. In questo momento storico pochissimi artisti alzano la mano su quello che sta accadendo nel mondo”. Per il tour Davide Dormino, assieme a Salvatore Barbera e al sostegno di attivisti di Free Assange Italia, Free Assange Napoli, Comitato per la Liberazione di Julian Assange e Free Assange Bologna, ha creato una raccolta fondi.
Un modo per amplificare il messaggio di libertà e coraggio. È l'occasione di far parte di qualcosa di monumentale: un movimento che riecheggia l'appello per la verità, la giustizia e l'impatto profondo dell'arte nell'iniziare ogni cambiamento.
In foto: scultura in bronzo Anything To Say? e opera artistica di Davide Dormino che è stata collocata nell'Alexanderplatz di Berlino il primo maggio 2015 © Wikipedia
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