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Picchiati a Torino i giovani studenti

Nel video e nelle immagini la repressione delle forze dell'ordine di oggi, 3 ottobre, a Torino

Manganellate, ancora una volta, contro i giovani studenti che protestano e scendono in piazza per far sentire la propria voce e la propria indignazione contro il Governo fascista meloniano. No, non siamo negli anni Settanta, quando in Argentina i Videla, i Massera, i Galtieri e gli Agosti, dopo il colpo di Stato, misero in atto terribili e crudeli repressioni contro chi manifestava il proprio dissenso.

Ma se andrà avanti così, poco ci manca.

Oggi a Torino centinaia di studenti avevano preso parte ad un corteo contro Giorgia Meloni in città per il Festival delle Regioni.

I manifestanti erano partiti da Palazzo Nuovo nel tentativo di raggiungere piazza Carignano, dove si è svolto l'incontro istituzionale con la presidente del Consiglio, ministri e presidenti di Regioni e Province Autonome, e far sentire la propria voce.

Niente da fare. Sono stati più volte bloccati dai cordoni di polizia.

Poi, in via Principe Amedeo, gli scontri. Spinte e violente manganellate contro i ragazzi che hanno replicato in via Lagrange con un lancio di uova all’indirizzo delle forze dell’ordine.

E' così che il Governo fascista vuole fermare chiunque vuole esprimere il proprio dissenso alle sue politiche.





Scene che abbiamo visto anche a Palermo, lo scorso 23 maggio, quando ad essere colpiti sono stati giovani e cittadini che avevano partecipato al Corteo "Non siete Stato voi, ma siete stati voi", promosso da decine e decine di associazioni antimafia, sigle studentesche e sindacati. Allora l'intento era quello di onorare la memoria di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti di scorta, per protestare contro passerelle e ipocrisie di Stato che puntualmente si verificano da anni nel giorno della strage di Capaci. Ma un'assurda ordinanza fascista del Prefetto aveva impedito che tutto potesse svolgersi nel migliore dei modi.

E' questo il clima che viene fomentato da questo Governo fascista, anticostituzionale, guerrafondaio e che vede nella sua maggioranza la presenza di quella Forza Italia che abbiamo più volte definito partito della mafia.

Un Governo che offende e insulta continuamente la magistratura.

L'ultimo caso è quello della giudice del Tribunale di Catania, Iolanda Apostolico che, come ha scritto Saverio Lodato in questo giornale, viene sottoposta a un “martirio mediatico” in quanto “colpevole di 'sentenza sgradita' al governo in materia di immigrazione”.


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Un Governo che non prova alcuna vergogna su questo ed altri temi.

Così come vergogna alcuna prova il Presidente del Senato Ignazio La Russa, seconda carica dello Stato e "picchiatore" fascista, che ha in casa un busto di Mussolini che mostra con orgoglio. 

No, non è un bel segnale quello che giunge da Torino. Se si continua su questa strada di violenza, di repressione indiscriminata e criminale c'è davvero il rischio che si torni ad anni tenebrosi.

La nostra speranza è che la magistratura, ancora libera ed indipendente dal potere politico, possa intervenire indagando su queste violenze e su chi ha fatto partire l'ordine di reprimere il dissenso con il manganello. Siano essi poliziotti, Questori, Prefetti o Ministri del Governo.

Foto by open.online

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