L'ex finanziere avrebbe registrato i rapporti sessuali di alcuni potenti. Le prove sarebbero su alcune chiavette Usb
Alla lista di nomi dei Vip finiti nello scandalo Epstein, ora si aggiungono anche i video compromettenti. Jeffrey Epstein, l’ex finanziere milionario trovato impiccato in un carcere degli Stati Uniti nell’agosto 2019, avrebbe filmato diversi rapporti sessuali avvenuti tra una donna e alcuni suoi amici di alto profilo, tra questi, ci sarebbe anche Bill Clinton, il fratello di re Carlo, il principe Andrea d’Inghilterra e il magnate britannico e fondatore del Virgin Group, Richard Branson. Le ultime scottanti rivelazioni arrivano direttamente da Sarah Ransome, una delle vittime di Epstein che ha raccontato di aver visto con i propri occhi dei video hard con all'interno Clinton, il principe Andrea e Branson. Tutti - ha fatto sapere “La Stampa” - sarebbero stati “filmati da Epstein durante amplessi con giovani donne”. Ransome, inoltre, avrebbe raccontato attraverso alcune mail inviate nel 2016 alla giornalista americana Maureen Callahan, che durante le registrazioni, Epstein ha dimostrato di essere “molto furbo”, perché “è riuscito a non comparire nelle registrazioni”. E ancora: “Grazie a Dio la mia amica è riuscita a conservare parte di quei filmati. Li ho visti anche io, ed erano proprio loro! Clinton, Andrea e Branson”. Poi, Ransome ha sostenuto di possedere anche una prova dei presunti video a luci rosse e ha raccontato di averli appositamente “copiati su diverse chiavette Usb e spediti in Europa”, per tenerli “al sicuro”. Per di più, Ransome ha precisato anche che la sua amica le ha raccontato di aver avuto dei rapporti intimi “con Donald Trump nella villa di Jeffrey a New York”. Se il racconto fornito da Ransome dovesse risultare attendibile, confermerebbe quanto emerso da una prima tranche di documenti desecretati, che raccontano come Epstein avrebbe “offerto” una ragazza, identificata in un documento del 2014 con lo pseudonimo di “Jane Doe 3”, a “numerosi eminenti politici americani, potenti dirigenti aziendali, presidenti stranieri, un noto primo ministro e altri leader mondiali”, allo scopo di “ingraziarseli” per la sua attività finanziaria, ma anche “per ottenere potenziali informazioni ricattatorie”.
Rielaborazione grafica by Paolo Bassani
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