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di AMDuemila
Nuovo incidente nello Stretto di Hormuz, dove le forze armate dell'Iran hanno nuovamente bloccato per alcune ore una petroliera. Un dato che è stato confermato dalle forze armate statunitensi.
"Oggi, in acque internazionali, le forze iraniane, comprese due navi e un elicottero iraniano del tipo Sea King, hanno raggiunto e abbordato una nave chiamata "Qila": si legge in un post su Twitter di Centcom, ossia il comando centrale degli Stati Uniti. Nel messaggio è postato anche un video in bianco e nero nel quale si vede un elicottero sopra l'imbarcazione, con quelli che appaiono essere militari calarsi sul ponte della petroliera. A quanto afferma Bloomberg, la nave era posizionata nei pressi dello Stretto di Hormuz - un passaggio cruciale per un terzo delle forniture di petrolio - dopo aver battuto rotta lungo la costa orientale degli Emirati arabi. Sempre a detta di Bloomberg, il vascello batte bandiera liberiana ed a luglio aveva attraccato nei pressi di Bassora, in Iraq.
Fino ad ora, né i media statali di Stato di Teheran, né i funzionari di governo hanno confermato la notizia. Precedentemente il sito di Arab News riferiva che "gli Stati Uniti hanno affermato che le forze iraniane hanno abbordato una "nave civile" nelle acque internazionali del Golfo, aggiungendo che l'imbarcazione in questione batterebbe bandiera liberiana.
Nel corso dell'ultimo anno, non sono mancati gli incidenti tra Stati Uniti e Iran nelle acque del Golfo: le tensioni sono state particolarmente alte quando nel luglio del 2019, le Guardie della rivoluzione iraniane avevano sequestrato la petroliera britannica Stena Impero. Ma sono almeno altre sei le navi bloccate da Teheran nel corso dell'anno, sempre con l'accusa di traffico di carburante. La nuova escalation di tensioni tra i due Paesi è iniziata nel 2018, dopo che il presidente americano Donald Trump aveva annunciato il ritiro unilaterale degli Usa dall'accordo sul programma nucleare iraniano, tornando ad imporre sanzioni economiche sul Paese degli ayatollah.

Fonte: AGI

Foto © Imagoeconomica

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