di AMDuemila
Si trova a Buenos Aires, non lontano da 'Automotores Orletti'
Un giudice argentino, grazie alla tenacia di quanti perseguono in Argentina i responsabili dell'ultima dittatura militare (1976-1983), è riuscito a localizzare un nuovo centro di tortura che operò, almeno nel primo anno, nel quartiere di Floresta a Buenos Aires. In un'intervista alla radio AM 750 il giudice Daniel Rafecas ha definito il ritrovamento, in un seminterrato in via Bacacay 3750, "molto importante" per far avanzare la causa in istruzione da 15 anni sui crimini di lesa umanità commessi dal primo reparto dell'esercito argentino dell'epoca. "Avevamo testimonianze - ha detto Rafecas - sull'esistenza di un centro di detenzione e tortura che dipendeva dai servizi di intelligence (Side) e che non era lontano dal famoso 'Automotores Orletti', ma non eravamo riusciti finora a localizzarlo". 'Automotores Orletti' fu il fulcro dell'Operazione Condor, che permise alle polizie delle dittature sudamericane dell'epoca di arrestare migliaia di persone e trasferirle nei Paesi di origine senza rispettare le leggi. Il seminterrato, a cui si accede con una scala di legno dalla cucina della casa, è rimasto inutilizzato da allora, e la proprietaria ha dichiarato che al suo interno furono trovate scarpe da donna, alcune rosa, e anche da uomo. Il ritrovamento è stato possibile grazie alla caparbietà del giudice Rafecas, alle testimonianze di alcuni detenuti, al lavoro del Gruppo argentino di Antropologia forense e a documenti statunitensi declassificati. Negli anni della dittatura i centri clandestini di detenzione in Argentina furono molte centinaia, ma l'unico che rimase in funzione fino alla fine fu quello della Scuola di meccanica della Marina (Esma) a Buenos Aires, da dove partivano i 'voli della morte' attraverso cui i corpi di detenuti, ancora vivi e sedati, venivano gettati in mare o nel Rio de la Plata.
Fonte: Ansa