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Tra domenica e lunedì a Tindouf, nel sud dell'Algeria, l'esercito ha condotto prolungate e imponenti esercitazioni militari: il fragore dei colpi d'arma da fuoco avrebbe rotto il silenzio che caratterizza quest'area desertica, assieme al passaggio di carri armati, elicotteri e velivoli da guerra. Poi la trasmissione delle operazioni in un quarto d'ora di diretta sull'emittente televisiva nazionale, alla presenza dei vertici delle Forze armate. Le manovre militari avvengono in un momento particolare: a novembre è ripresa a salire la tensione nel Sahara occidentale, dove il Fronte Polisario ha accusato l'esercito del Marocco di aver rotto un cessate il fuoco che durava dal 1991. Lo sgombero di un sit-in di protesta organizzato dai saharawi lungo la strada che attraversa questo territorio conteso da parte delle forze marocchine ha spinto il Polisario a reagire inviando propri uomini, ma fortunatamente non ci sono state vittime. Se il Marocco rivendica la sovranità di questo territorio, l'Algeria invece sostiene le istanze indipendentiste del popolo Saharawi e del Polisario. Come riporta anche Radio France internationale, la rivista algerina dei militari, "El-Djeich" ("L'esercito", in arabo), a dicembre ha pubblicato un articolo in cui ha invitato gli algerini a "tenersi pronti" per far fronte alle "minacce imminenti", alla luce del "deteriorarsi della situazione nella regione".

Foto originale © Duncan Smith/Flickr

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