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UNN: attacco organizzato dal servizio di sicurezza di Kiev. Maria Zakharova: azione terroristica. Battaglie feroci a Bakhmut, ma la difesa russa rallenta Kiev

Non si fermano le incursioni di droni marini contro le imbarcazioni russe sul Mar Nero. Secondo l’edizione ucraina UNN, che ha citato una fonte dell’SBU, il servizio di sicurezza dell'Ucraina ha organizzato un attacco notturno contro la petroliera russa "Sig" nella parte meridionale dello stretto di Kerch.
"La SBU ha fatto saltare in aria di notte una grande petroliera russa SIG, che trasportava carburante per le truppe russe", ha affermato la fonte, spiegando che l’operazione si stava già svolgendo secondo lo "scenario classico" e per l'attacco è stato utilizzato un drone di superficie con 450 chilogrammi di tritolo.
A seguito dell’esplosione, come riferito dall’agenzia di stampa russa TASS, la nave ha dovuto essere soccorsa da due rimorchiatori, ma fortunatamente non ci sono stati feriti gravi e non è stato rilasciato carburante in mare. Sul canale Baza Russian, le fotografie interne hanno rivelato danni significativi a un certo numero di compartimenti della nave.
La “Sig”, che conta 11 membri dell'equipaggio, è nota per aver fornito petrolio alle forze russe, comprese quelle che operano in Siria e da quattro anni è soggetta a sanzioni occidentali che ne limitano le operazioni.
Il capo del servizio di sicurezza dell'Ucraina, Vasily Malyuk, commentando le incursioni, ha definito "qualsiasi "slam" che si verifica con le navi russe o il ponte di Crimea come un passo assolutamente logico ed efficace "in relazione al nemico".
Ferma la condanna russa per ciò che considera come un’azione terrorista che necessita di una risposta risoluta.
"Condanniamo fermamente l'attacco terroristico a una nave civile che non solo ha messo in pericolo la vita del suo equipaggio, ma ha anche rappresentato la minaccia di un enorme disastro ambientale", ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca Maria Zakharova, promettendo che le azioni di Kiev subiranno la reazione russa.
"Tali azioni barbare non possono essere giustificate e non rimarranno senza risposta, mentre i loro autori e perpetratori saranno inevitabilmente ritenuti responsabili", ha concluso il diplomatico.
Nel frattempo tra la sera del 5 agosto e questa mattina l'esercito russo ha attaccato massicciamente diverse regioni del territorio ucraino con droni e missili. Ad affermarlo è l'Aeronautica militare di Kiev su Telegram che specifica come la contraerea abbia intercettato e distrutto almeno 13 missili da crociera Kalibr, 17 missili da crociera Kh-101/X-555 e 27 droni Shahed.

Battaglie feroci a Bakhmut, ma la difesa russa rallenta Kiev
I combattimenti sono sempre più intensi nella città di Bakhmut. Il viceministro della Difesa, Hanna Maliar, afferma che le forze ucraine avanzano "lentamente ma con sicurezza" a sud della città, assicurandosi il controllo delle posizioni a nord di essa.
"I russi stanno lanciando un numero enorme di forze nell'area di Bakhmut", ha detto Mailar alla TV nazionale, aggiungendo che è stato importante per Kiev stabilirsi “su altezze dominanti in queste aree".
Secondo il Wall Street Journal, che ha citato i combattenti ucraini nell’area, le schermaglie si stanno ora concentrando intorno alla città di Klishchiivka, a circa 5 miglia a sud, e in direzione dell'autostrada M03 a nord, ma l'avanzata ucraina è rallentata negli ultimi giorni tra la “rigida difesa russa” e i contrattacchi, intaccando le speranze che Kiev possa presto riconquistare la città.
Questa è una lotta dura e abbiamo bisogno di più persone e più attrezzature. Siamo esausti”, ha detto un medico ucraino al corrispondente del quotidiano.

Nel Lugansk i russi riconquistano Novoselovskoye
Un recente filmato pubblicato da Ria Novosti, mostra l’artiglieria russa che colpisce i soldati ucraini rimasti nel villaggio di Novoselovskoye, protagonista di numerose battaglie negli ultimi mesi e ormai ridotto ad un cumulo di macerie.
Nelle ultime settimane la città si trovava nella zona grigia, con l'esercito ucraino che cercava di ristabilire una presenza negli hangar occidentali, ma fallendo di volta in volta. La cattura delle posizioni vicine ha costretto le truppe ucraine a ritirarsi verso ovest nelle ultime ore vicino al confine con l'oblast di Kharkov.
Dopo la liberazione del villaggio, gli sforzi principali delle forze armate RF dovrebbero essere concentrati nella periferia settentrionale e meridionale, da dove le formazioni di Kiev hanno colpito in direzione di Kuzemovka.

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