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I documenti trapelati parlano di 97 soldati fantasma dell’Alleanza. Wagner: le forze russe si stanno spostando dal centro di Bakhmut verso ovest

Documenti Top secret che descrivono in dettaglio i piani segreti americani e della NATO per fornire aiuti all'Ucraina in vista della sua potenziale offensiva contro la Russia, hanno trovato ampia condivisione nei giorni scorsi nelle piattaforme di Twitter e Telegram.
Il materiale riservato, sulla cui diffusione sta indagando il Pentagono, contiene (come riportato dal New York Times) grafici e dettagli sulle consegne di armi previste, sulla forza dei battaglioni e altre informazioni sensibili.
Secondo gli analisti militari, i giornali sembrano essere stati alterati in alcune parti dal loro formato originale, sopravvalutando le stime americane dei morti in guerra ucraini e sottostimando le stime delle truppe russe uccise. Correzioni che potrebbero indicare un tentativo di disinformazione da parte di Mosca.
Gli stessi analisti sono tuttavia concordi nel valutare la fuga di notizie come una "significativa violazione dell'intelligence americana nello sforzo di aiutare l'Ucraina".
Un particolare interessante del dossier, riportato da Repubblica, riguarda la menzione a tre comandi del Pentagono, in sigla J3, J4 e J5, che si occupano della gestione delle operazioni, della logistica, della pianificazione e degli aspetti politici. Sul campo opererebbero soldati della NATO la cui attività è stata sempre negata dai vertici dell’Alleanza: il documento ne elenca 97: 50 britannici tra membri del Sas e del Sbs, 17 lettoni, 15 francesi, 14 americani e un olandese.
In altre sezioni, come riferito dal NYT, si riassumono i programmi di addestramento di 12 brigate da combattimento ucraine, di cui nove erano addestrate dalle forze Usa e Nato, e avevano bisogno di 250 carri armati e più di 350 veicoli meccanizzati.
Altri file contengono dettagli sui tassi di spesa per le munizioni sotto il controllo militare ucraino, compresi i sistemi missilistici Himars. Veniva riportato inoltre che all’inizio di marzo la Nato aveva già consegnato all’Ucraina 952.856 proiettili d’artiglieria da 155 millimetri, ma erano stati quasi tutti usati nei bombardamenti, con una media quotidiana indicata in 2.746 colpi. Dei 9.612 razzi Himars arrivati dagli Usa ne restavano invece solo 250.
All’inizio di questa settimana, l’agenzia di stampa Reuters riportava che l'Ucraina avrebbe addestrato otto brigate d'assalto della cosiddetta guardia offensiva, per un totale di 40.000 uomini, pronti per un attacco che secondo il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov, potrebbe iniziare quando le terre saranno libere dal fango.
Per il funzionario presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak la fuga di notizie rappresenterebbe una campagna di disinformazione russa in grande stile atta a seminare dubbi sulla controffensiva programmata da Kiev.
"Questi sono solo elementi standard dei giochi operativi dell'intelligence russa, e niente di più… La Russia sta cercando qualsiasi modo per riprendere l'iniziativa. Per cercare di influenzare gli scenari per i piani di controffensiva dell'Ucraina. Introdurre dubbi, compromettere le … idee e infine intimidirci con quanto sono informati”, ha detto Podolyak all’agenzia di stampa Reuters.

Il fronte di Bakhmut si sgretola
Nel mentre giungono notizie poco rassicuranti per Kiev sulla tenuta del fronte di Bakhmut. Il ministero della Difesa britannico, ha affermato nel suo aggiornamento quotidiano che le forze russe erano “molto probabilmente avanzate nel centro della città e si sono impadronite della riva occidentale del fiume Bakhmutka. La via di rifornimento chiave dell'Ucraina a ovest della città è probabilmente gravemente minacciata".
Ha aggiunto inoltre che "esiste una possibilità realistica che, a livello locale, i comandanti del ministero della Difesa russo e Wagner abbiano interrotto la loro faida in corso e migliorato la cooperazione".
Secondo uno dei combattenti della Wagner, citato da Ria Novosti, ora i distaccamenti russi si trovano vicino all'amministrazione distrettuale della città e, durante la ritirata, le unità ucraine hanno fatto saltare in aria diversi edifici nel centro. Tra questi ci sarebbe proprio il complesso dell'amministrazione comunale. Secondo un corrispondente dell’agenzia, questa è una nuova tattica dell'esercito ucraino che consiste nel far saltare in aria quegli edifici che permetterebbero all’esercito russo vantaggiose posizioni di tiro.
Tuttavia per i combattenti, l'edificio amministrativo è stato fatto saltare in aria non solo per scopi militari, ma anche per propaganda, in modo che non vi fossero appesi la bandiera russa e lo stendardo Wagner.
"È stato un po’ difficile prendere d'assalto il centro. Venivamo da case private e, come puoi vedere, edifici e grattacieli di nove piani… È stato difficile: mitraglieri, cecchini ... Abbiamo lavorato con tutte le nostre forze, con tutte le pistole, siamo persino riusciti a bruciare qualcosa e a eliminare il nemico in questo modo. È stato un compito difficile prendere uno dei grattacieli", ha riferito la fonte militare a Ria Novosti.

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