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Iniziata la riconquista di Kherson. Mosca: “Da Kiev solo alcuni raid”. Lukashenko: “Soluzione alla guerra si può trovare in una settimana dipende da Usa e Uk”

Gli Stati Uniti hanno assicurato una nuova tranche di aiuti militari a Kiev, garantendo 725 milioni di dollari di armi e altra assistenza bellica. Una tranche di aiuti che per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è “uno splendido regalo”. “Riceveremo, in particolare, i tanto necessari proiettili per Himars e artiglieria”, ha scritto su Twitter, aggiungendo: “L’aggressore russo sarà sconfitto, l’Ucraina sarà libera”. L’annuncio Usa arriva sulla scia degli incontri alla Nato, dove i leader della difesa dall’Europa e da tutto il mondo hanno promesso armi e sistemi di difesa aerea all’Ucraina mentre la Russia ha intensificato i suoi bombardamenti su Kiev e in altre regioni. Intanto la Bielorussia ha fatto sapere che sono arrivate le prime truppe di Mosca che prenderanno parte a una missione congiunta con le forze di Kiev per “rafforzare la protezione e la difesa del confine”.
Nel mentre continuano gli attacchi delle forze russe in Ucraina. Nella notte a Zaporizhzhia sono state colpite alcune infrastrutture che hanno causato incendi, mentre più di 50 proiettili di artiglieria sparati da lanciarazzi e artiglieria pesante hanno colpito il distretto di Nikopol. Nella regione di Kiev è stata “gravemente” danneggiata dai missili l’infrastruttura elettrica e l’operatore energetico Ukrenergo è “già al lavoro per ripristinare l’affidabilità della fornitura di energia a Kiev e nella regione centrale”. È possibile che ci sia l’attuazione di “programmi di spegnimento di emergenza” e dunque Ukrenergo chiede “ai consumatori di consumare l’elettricità con parsimonia, soprattutto dalle 17:00 alle 23:00”, pregandoli di “non utilizzare apparecchi elettrici che consumano energia, di spegnere le luci non necessarie e di rimandare il lavaggio alle ore notturne”.

Al via la riconquista di Kherson
In Ucraina prosegue anche l’offensiva delle forze di Kiev che - mentre hanno fatto sapere di avere abbattuto 5 droni kamikaze nel cielo sopra la regione di Dnipropetrovsk, nella parte orientale del Paese - hanno avviato la controffensiva per riconquistare la città di Kherson. Il quotidiano ucraino, Kyiv Independent, ha riferito che le truppe ucraine hanno lanciato un'offensiva nell'oblast di Kherson, la prima grande città occupata dai russi e da cui nei giorni scorsi Mosca ha annunciato l'evacuazione della popolazione. Il quotidiano cita le forze di occupazione russe, in particolare Kirill Stremousov, "numero 2" dell'amministrazione filorussa nell'oblast e sostiene che la notizia dell'offensiva è data anche da diversi reporter di guerra filo-russi. L'Ucraina non ha ancora confermato la notizia. Mosca intanto ha ridimensionato questa narrativa dicendo che le azioni delle forze armate ucraine, nella loro controffensiva avviata nella regione di Kherson, "includono finora solo dei bombardamenti”. Lo ha riferito il vice capo dell'amministrazione militare-civile regionale sotto controllo russo, Kyrylo Stremousov. "La controffensiva che le forze armate ucraine hanno cercato di lanciare oggi si limita solo ai bombardamenti", ha aggiunto la stessa fonte citata dall'agenzia russa Tass, precisando che "l'esercito russo è pronto a respingere gli attacchi e a resistere fino alla fine". La regione di Kherson è “un soggetto a tutti gli effetti della Federazione Russa", ha sottolineato.

Lukashenko: “Soluzione alla guerra si può trovare in una settimana”
Alexandr Lukashenko
, presidente della Bielorussia, parlando alla tv americana Nbc, ha dichiarato che la soluzione al conflitto in Ucraina può essere trovata in una settimana. “Dipende tutto da Stati Uniti e Regno Unito. Se domani vi rendete conto che dobbiamo sederci al tavolo dei negoziati e trovare una soluzione, credetemi, la troveremo entro una settimana”, ha affermato. Lukashenko ha poi ribadito che la Bielorussia non ha preso parte all'"operazione militare speciale” russa in Ucraina e non lo farà in futuro. “In primo luogo, nessuno, e qui intendo la Russia, ci chiede di partecipare a questa operazione e non lo faremo. Lo abbiamo sempre detto. A quanto pare, non volete sentirci. Bene, sono affari vostri”, ha detto. Intanto “i primi convogli di truppe russe” sono arrivati in Bielorussia per prendere parte a un “raggruppamento regionale” con l’obiettivo di proteggere i confini dell’ex repubblica sovietica.

Foto © Imagoeconomica

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