di AMDuemila
Dovrà scontare una pena di cinque anni e sei mesi
Prime notti in carcere, a Bollate, per l'ex presidente della Regione Lombardia, il "Celeste" Roberto Formigoni, dopo la condanna inflitta dalla Cassazione a cinque anni e dieci mesi per la vicenda del crac delle fondazioni Maugeri e San Raffaele.
Ha condiviso la detenzione assieme ad altri due detenuti in una cella del I Reparto della casa circondariale. La stessa a cui è stato assegnato anche il suo coimputato Costantino Passerino (ex manager della Maugeri) che al momento si trova in infermeria.
La sentenza contro Formigoni (accusato di corruzione) è arrivata lo scorso 21 febbraio dopo una camera di consiglio di poco più di due ore. La Suprema Corte ha anche confermato la condanna a 7 anni e 7 mesi per Passerino e quella a 3 anni e 4 mesi per l'imprenditore Carlo Farina mentre è stato dichiarato inammissibile il ricorso di Carla Vites, che era già stata assolta ed aveva impugnato la sentenza per avere un proscioglimento più ampio.
Il Procuratore generale della Cassazione, Luigi Birritteri, nella sua requisitoria aveva parlato dell'"imponente baratto corruttivo" che in Formigoni aveva avuto un protagonista.
Per il presidente della Regione Lombardia il pg aveva chiesto il massimo della pena, ovvero la conferma della condanna a 7 anni e 6 mesi, oltre all'interdizione perpetua dai pubblici uffici. La Cassazione ha confermato la condanna, ma con un "piccolo sconto", dovuto agli effetti della prescrizione.
L'atto d'accusa
Durante la sua requisitoria, il procuratore generale della Cassazione ha elencato le prove raccolte contro il "Celeste" evidenziando come le stesse siano state "ulteriormente corroborate" dal concordato in appello del faccendiere Pierangelo Daccò e dell'ex assessore lombardo Antonio Simone. Ad avviso del Pg, da parte di Formigoni c'è stato un "sistematico asservimento della funzione pubblica agli interessi della Maugeri, un baratto della funzione". Il Pg ha anche ricordato che la vicenda corruttiva ha riguardato un giro di circa 70 milioni di euro e 6 milioni di "utilità", sotto forma di cene, viaggi e vacanze da sogno, che sono arrivati "in vari flussi e forme" a Formigoni.
Dopo la sentenza la difesa di Formigoni ha già presentato un'istanza per ottenere che Formigoni sconti la pena a casa ma il sostituto pg Antonio Lamanna dovrebbe inoltrare nelle prossime ore il suo parere negativo sull'istanza di sospensione dell'esecuzione della pena e della concessione della detenzione domiciliare. L'istanza sarà inviata alla Quarta corte d'appello, lo stesso collegio che lo ha condannato in secondo grado. I giudici dovranno poi fissare la data dell'incidente di esecuzione per discutere la richiesta.
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