Primi combattimenti a Voronezh. Putin: “Colpiti alle spalle, non si ripeteranno gli eventi del 1917. La Wagner pagherà quanto ha fatto”
Un video pubblicato ieri dal capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha immediatamente gettato uno squarcio sui laconici bollettini di guerra che vedevano due fronti ben saldi e granitici combattersi sul territorio ucraino.
Il filmato, che mostrava detriti, mani mozzate a terra in un contesto riconducibile ad un bombardamento a sorpresa, annunciava un attacco contro la Wagner che sarebbe stato diretto questa volta dalla stessa Federazione russa.
Prigozhin ha immediatamente accusato il Ministero della Difesa di Mosca e ha dichiarato a nome del consiglio dei comandanti che intende "fermare la leadership militare del Paese". D’altra parte, il centro per le pubbliche relazioni dell'FSB ha riferito che tutte le informazioni diffuse non sono vere ed è una provocazione informativa.
"Siamo in 25.000 e risolveremo le cose", afferma il capo mercenario, chiedendo di non interferire nelle loro azioni e minacciando di marciare su Mosca. Il leader PMC avverte che sono pronti ad abbattere gli aerei che cercheranno di fermarli, nonché a distruggere i blocchi stradali che si frappongono nella loro avanzata.
Un terzo fronte si è dunque pericolosamente aperto all’interno della Federazione in quella che appare la resa dei conti di una lotta intestina latente tra i vertici militari del Paese.
Alle 6.30 Prigozhin annuncia di trovarsi al quartiere generale di Rostov e di avere il controllo di alcuni siti tra cui un aeroporto. Si parla dell’abbattimento di 3 elicotteri russi.
Secondo i media, la PMC controlla le strutture dell'esercito e delle forze di sicurezza della città. Non si tratterebbe di un obiettivo di poco conto, dato che il quartier generale militare russo nella città sul fiume Don rappresenta una base logistica chiave per l'offensiva in Ucraina. "Abbiamo preso l'aeroporto sotto controllo in modo che l'aviazione d'attacco non colpisca noi, ma gli ucraini", ha detto Prigozhin, invitando i russi a non credere a ciò che viene detto dalla tv di Stato. "Quando vi dicono che la Wagner ha interferito con il lavoro ed è per questo che qualcosa sul fronte è crollato... Le cose sul fronte non sono crollate per questo motivo", ha proseguito. "È stata persa un'enorme quantità di territorio. Il numero di soldati uccisi è di tre, quattro volte di più di quanto si legge nei documenti mostrati ai vertici", ha aggiunto.
A Voronezh nel frattempo viene segnalata un'esplosione e un incendio in un deposito di petrolio;
Un filmato mostra un attacco aereo al convoglio Wagner sull'autostrada M-4 avvenuto in mattinata. Secondo il governatore Gusev la situazione sulle strade rimane difficile.
“A causa del blocco del traffico sull'autostrada M-4 Don, si verificano ingorghi. Chiedo agli automobilisti di utilizzare tutte le strade regionali e locali per le deviazioni”, ha affermato il funzionario.
La furia di Putin
Questa mattina, il presidente russo Vladimir Putin si è rivolto ai cittadini russi alle forze dell'ordine e all'esercito, annunciando una dura risposta contro i “traditori della Russia”.
"Come Presidente della Russia e Comandante supremo in capo, come cittadino russo, farò di tutto per difendere il Paese, per proteggere l'ordine costituzionale, la vita, la sicurezza e la libertà dei cittadini. Chiunque abbia organizzato e preparato una ribellione militare, che ha alzato le armi contro i suoi compagni d'armi, ha tradito la Russia ed esorto coloro che vengono trascinati in questo crimine a non commettere un errore fatale e tragico, unico, a fare l'unica scelta giusta: smettere di partecipare negli atti criminali”, ha affermato Putin, che ha parlato di un tentativo di dividere la società in condizioni in cui è richiesta l'unità di tutte le forze. In particolare il capo del Cremlino ha definito l'apostasia dal suo popolo, una pugnalata alle spalle del Paese, paragonabile al tentativo di ribellione durante eventi del 1917, quando la Russia partecipava nella prima guerra mondiale, ma “la vittoria gli è stata rubata con l'aiuto di intrighi e politica alle spalle dell'esercito”.
"Ciò che dobbiamo affrontare è precisamente il tradimento. Ambizioni eccessive e interessi personali hanno portato al tradimento. Al tradimento al nostro paese, e al nostro popolo, e alla causa per la quale, fianco a fianco con le nostre altre unità e sottounità, i soldati hanno combattuto e sono morti e i comandanti del gruppo Wagner. Gli eroi che hanno liberato Soledar e Artemovsk, le città e i paesi del Donbass, hanno combattuto e hanno dato la vita per la Novorossia, per l'unità del mondo russo. Il loro nome e la loro gloria sono stati traditi anche da coloro che ci stanno provando ad organizzare una ribellione, spingendo il paese all'anarchia e al fratricidio. Alla sconfitta, alla fine, e alla capitolazione", ha concluso Putin, promettendo che le azioni per proteggere la Patria dalla minaccia saranno dure.
Il Capo della Repubblica cecena Ramzan Kadyrov ha già annunciato che i combattenti del Ministero della Difesa e della Guardia russa nella Repubblica cecena sono già partiti per le zone di tensione. “Faremo di tutto per preservare l'unità della Russia e proteggere la sua statualità”, ha promesso.
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