Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

"Non bisogna dimenticare quella esperienza e quel percorso drammatico che è stato fatto in Italia dagli anni ottanta in poi" ha detto il figlio del giudice, Giovanni Chinnici, a margine di un seminario a Palermo per il 40° anniversario dell'uccisione del padre, Rocco Chinnici.
"Tutto quello che noi oggi viviamo è nato qui, quarant'anni fa, all'ufficio istruzione del Tribunale di Palermo, quando mio padre divento capo dell'ufficio istruzione. Era una stagione estremamente drammatica, avevano da poco ucciso Giuliano e Terranova".
"Mio padre comprese che per contrastare un fenomeno che era sempre più grave e violento - ha detto - era necessario mettere insieme giudici specializzati: qui nacque il pool antimafia con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Questo fu il primo nucleo che poi, dopo l'uccisione di papà, avrebbe portato avanti quei processi che poi approdarono al maxi processo di Palermo".
"Credo che tutto il percorso che è stato fatto in questi anni, costellati anche da fatti drammatici come le stragi ma anche il sacrificio di uomini che magari sono meno conosciuti e meno ricordati, c'è un patrimonio che non può essere dimenticato in funzione di esigenze che sono anche degne di considerazione ma non devono dimenticare il percorso da cui siamo partiti in un momento in cui il Paese era sotto attaccato
" ha detto Chinnici prendendo le difese della legislazione antimafia.

Foto © Deb Photo

ARTICOLI CORRELATI

Strage Chinnici: colpevoli mafia e colletti bianchi
Di Giorgio Bongiovanni

I mandanti esterni della strage Chinnici
Di Giorgio Bongiovanni

Via d'Amelio, la verità sui mandanti esterni e i veleni contro Di Matteo
Di Giorgio Bongiovanni


Csm: il consigliere togato Di Matteo ricorda Rocco Chinnici

Giovanni Chinnici: ''Mio padre Rocco parlava del quarto livello del potere''

La mafia e il "terzo livello" del potere. L'intuizione del giudice che coltivava le rose

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos