"Il fatto non sussiste, non c'è obbligo di verbalizzare"
"Non è ravvisabile nessun obbligo per i pubblici ministeri intervenuti di redigere un autonomo verbale, di cui del resto non si percepisce nemmeno l'utilità che avrebbe avuto. E allora l'archiviazione deve essere disposta con la formula 'perché il fatto non sussiste". E' quanto scrive il giudice Nicoletta Guerrero nel provvedimento di archiviazione per i pm di Siena che indagarono sulla morte di David Rossi. In quell'ufficio, è il ragionamento del giudice, intervennero polizia e carabinieri e la polizia venne incaricata di occuparsi delle indagini. "Il verbale deve essere redatto dalla polizia giudiziaria - sottolinea il giudice - nessuna norma prevede un'autonoma verbalizzazione del pubblico ministero". L'inchiesta era nata anche dopo la trasmissione degli atti da parte della commissione parlamentare. Nella richiesta di archiviazione i pm genovesi dedicarono un paragrafo anche alla figura dell'allora comandante dei carabinieri Pasquale Aglieco, indagato per falsa testimonianza per aver sostenuto che il pm Nastasi rispose alla telefonata di Daniela Santanché sul cellulare di Rossi. Aglieco si è trasferito ad Hammamet e "quindi non è stato a oggi ancora possibile notificargli l'invito a presentarsi per rendere l'interrogatorio" avevano scritto i pm genovesi. Il giudice ha però sottolineato che questa vicenda "fuoriesce dall'ambito della valutazione giudiziale".
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