L’accusa è di associazione a delinquere, corruzione e abuso d’ufficio
La procura di Firenze, nell'ambito dell'inchiesta su presunte irregolarità in alcuni concorsi della Facoltà di medicina dell'ateneo fiorentino, ha chiesto la misura dell'interdizione dagli incarichi per 8 dei 30 indagati fra dirigenti sanitari, universitari e docenti indagati. Tra i destinatari delle richieste di interdizione anche il rettore dell'ateneo, Luigi Dei, accusato di associazione per delinquere, corruzione e abuso d'ufficio, e il direttore generale dell'Azienda ospedaliero universitaria di Careggi, Rocco Damone. Sulla richiesta di misure cautelari, avanzata dal procuratore aggiunto Luca Tescaroli, dovrà pronunciarsi il gip Angelo Pezzuti all'esito degli interrogatori. Sotto la lente degli investigatori della guardia di finanza sono finiti diversi concorsi indetti tra il 2018 e il 2021. Secondo l'accusa, ci sarebbe stato un sistema organizzato per pilotare i concorsi e l'assegnazione di cattedre e incarichi alla facoltà di medicina. I reati contestati, a vario titolo, sono quelli di associazione per delinquere, corruzione, abuso d'ufficio e induzione indebita a dare o promettere utilità. Tra gli indagati anche l'ex direttrice dell'Aou di Careggi Monica Calamai, il direttore generale dell'Aou Meyer Alberto Zanobini, che secondo i pm avrebbe contribuito a predeterminare l'esito di tre procedure concorsuali per la nomina di altrettanti docenti associati, indette nel 2018, insieme a Dei e all'ex prorettore Paolo Bechi, ora in pensione e anche lui finito sul registro degli indagati. Risultano indagati anche docenti delle Facoltà di medicina di Ancona e Milano, in relazione ad alcuni concorsi svolti presso quegli atenei, i cui vertici sono risultati al momento estranei ai fatti.
Foto © Imagoeconomica