Oggi l’anniversario della scomparsa del giovane urologo siciliano: “Non ci fu nessun suicidio”
Questo pomeriggio l’evento in suo ricordo sulla pagina Facebook dell'associazione ANAAM
“Attilio era un medico preparatissimo, un figlio affettuoso, un ragazzo modello”. A scriverlo in un post su Facebook è il consigliere togato del Csm Sebastiano Ardita in ricordo di Attilio Manca, il giovane urologo morto in condizioni poco chiare l’11 febbraio 2004 nella sua abitazione a Viterbo. “Da 17 anni la mamma signora Angelina, il papà, il fratello Gianluca e gli avvocati Fabio Repici e Antonio Ingroia combattono una battaglia perché si faccia luce sulla sua morte”, scrive Ardita. “Protestano contro chi vorrebbe far passare un professionista per un tossicodipendente, chiedono che sia fatta chiarezza sulle cure apprestate a Bernardo Provenzano nel reparto dove lavorava Attilio”. “A questa splendida famiglia va l’affetto e la solidarietà di tutti i siciliani e l’augurio di potere avere presto completa verità e giustizia”, conclude il magistrato catanese. Sempre su Facebook è arrivato anche il ricordo di Paolo Borrometi, giornalista e vicedirettore dell’Agi. “Solo uno stupido può credere al suicidio. Attilio Manca, 17 anni fa oggi, venne ucciso”, si legge nel post. “Non ci fu nessun suicidio. E piccoli tasselli alla volta, il puzzle si comporrà per arrivare a ciò che è già evidente, ma che più di qualcuno vorrebbe non dire. Perché è più facile chiudere tutto con ‘è stato un suicidio’”.
"I delinquenti, i mafiosi ma anche e soprattutto gli apparati deviati, i politici complici si rassegnino: noi non indietreggiamo e continueremo a lottare per la verità. Perché - conclude Borrometi - Attilio Manca merita Giustizia, perché sua madre e suo padre meritano verità”. Nel frattempo questo pomeriggio alle ore 17 l’ANAAM (Associazione Nazionale Amici Attilio Manca), organizza un evento che verrà trasmesso in streaming sulla pagina Facebook dell'associazione in ricordo di Attilio. Interverranno Angela e Gianluca Manca (madre e fratello di Attilio), il giornalista Paolo Borrometi, l’avvocato della famiglia Manca Fabio Repici e Giuseppe Antoci, presidente onorario della Fondazione A. Caponnetto.
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