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maniaci c ilovesiciliaErrore nella notifica dell’udienza da parte di un cancelliere
di AMDuemila
"A Pino Maniaci sia consentito di tornare a casa sua e al suo lavoro a Telejato”. Così i legali del direttore di Telejato, Antonio Ingroia e Bartolomeo Parrino, in aula avevano sostenuto le ragioni del giornalista.
Adesso un errore di notifica dell’udienza (fissata ieri) commesso da un cancelliere del tribunale del riesame, potrebbe azzerare la misura di divieto di dimora nelle Provincie di Palermo e Trapani che era stata applicata precedentemente. Gli avvocati di Maniaci, Bartolo Parrino e Antonio Ingroia, che avrebbero potuto "sanare" il vizio presentandosi in udienza, hanno preferito eccepire la nullità. Con la conseguenza che ai giudici, a questo punto, non resta che dichiarare l'inefficacia del divieto di dimora. Così Maniaci potrà tornare a Partinico alle 24 del 26 maggio prossimo. La legge infatti prevede perentoriamente che il Riesame decida sulle istanze dei difensori entro dieci giorni dal deposito della richiesta, richiesta presentata in questo caso il 16 maggio. Dalla notifica della fissazione dell'udienza alla celebrazione dell'udienza stessa devono passare tre giorni che in questo caso decorrono da oggi. Dunque il collegio non potrebbe stabilire una nuova udienza prima del 27 maggio, quando i dieci giorni fissati a pena della decadenza della misura saranno ormai scaduti.

“I termini del divieto di dimora nelle province di Trapani e Palermo vanno a scadere, l'udienza di Riesame era fissata per ieri ma è saltata a causa di un errore di notifica, dunque l'ordinanza cautelare dovrebbe essere dichiarata decaduta a giorni" dicono i legali. Per i legali del direttore di Telejato accusato di estorsione, quell'errore del cancelliere sarebbe stato addirittura un segno: "La giustizia bendata segue percorsi a volte bizzarri e presenta un'altra occasione per essere giusti verso Maniaci, un segnale da seguire sulla strada della giustizia". "D'altra parte - avevano aggiunto Ingroia e Parrino - Maniaci è stato già ascoltato dai magistrati, ai quali ha fornito risposte e spiegazioni esaurienti in merito ai fatti che gli vengono contestati. Per questo, depositeremo al gip un'istanza di revoca della misura cautelare che gli consenta di tornare a casa e ad esercitare la sua attività di giornalista, visto che tra qualche giorno la misura comunque sarebbe decaduta".

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