di Salvatore Borsellino - 9 marzo 2015
Egr. Presidente, ho appena avuto notizia dell’appello a Lei rivolto da Letizia Battaglia perché voglia intervenire, nella sua funzione di Presidente del supremo organo Costituzionale di autogoverno della Magistratura, per permettere che venga rivista la decisione di precludere al Dott. Di Matteo la possibilità di mettere la sua grandissima e sofferta esperienza al servizio della Direzione Nazionale Antimafia.
Ho letto l’appello con quei sentimenti di commozione che da quasi 23 continuo a reprimere in attesa di una Verità e di una Giustizia sull’assassinio di mio fratello e degli uomini e donne della sua scorta che ormai dispero di riuscire a vedere prima di potere chiudere anche io gli occhi.
Con altrettanto rispetto e vorrei dire con eguale speranza, anche se questa è ormai è una parola che mi riesce difficile pronunciare, mi associo al suo appello nella speranza che Lei voglia fare il possibile per accoglierlo.
Spero di poterla ringraziare per quello che potrà e vorrà fare il 19 luglio di quest’anno i Via D’Amelio, nell’ora della strage, dove da anni, forse per il peso del ricordo di una Agenda Rossa sottratta e mai ritrovata, è stato assente il rappresentate della più alta delle nostre Istituzioni.
Salvatore Borsellino
Foto © Giorgio Barbagallo
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