I soccorritori: "Flusso inarrestabile"
Salgono a 29 a partire dalla mezzanotte gli sbarchi a Lampedusa. "Un flusso inarrestabile", spiegano i soccorritori impegnati in un vero e proprio tour de force con decine di carrette del mare intercettate nelle acque antistanti l'isola. Sono 1.300 circa le persone arrivate in poche ore sulla più grande delle Pelagie, dove l'hotspot ha raggiunto quasi 7mila presenze.
Tra le notizie che non si vorrebbero mai dare la morte di un neonato dopo essere finito in acqua prima dell'arrivo dei soccorritori della Guardia Costiera. Il barchino su cui viaggiava il piccolo assieme alla mamma si è rovesciato durante la navigazione, poco prima dell'arrivo dei militari della Capitaneria che hanno salvato tutte le persone finite in acqua, tranne il piccolo di 5 mesi. La barca, con a bordo circa 45 persone, secondo quanto è stato ricostruito da Capitaneria di porto e polizia, si è ribaltata perché i migranti, alla vista della motovedetta della Guardia costiera, si sono spostati quasi tutti su una fiancata.
"Ci hanno chiamato dalla Capitaneria di porto chiedendoci supporto psicologico per la signora, perché nel corso delle operazioni di salvataggio non voleva lasciare il corpo esanime del figlio - ha spiegato a LaPresse, Francesco D'Arca, medico e direttore del Poliambulatorio di Lampedusa. "Noi - ha aggiunto - non disponiamo di un supporto psicologico presso la nostra struttura, così si sta prendendo cura della madre del neonato il personale della Croce Rossa Italiana dell'hotspot, che dispone di un servizio di supporto psicologico. Sono state ore davvero infernali sull'isola".
Nella mattinata la Croce Rossa ha inviato una nota alla stampa lanciando un nuovo allarme dopo gli oltre 100 sbarchi registrati nelle ultime ore. "Stiamo reggendo nella gestione dell'accoglienza, concentrandoci in particolare sui più fragili, ma è evidente che deve continuare a funzionare in queste ore il processo dei trasferimenti dall'isola che, fino a questo momento, ha consentito di mantenere la situazione sotto controllo - ancora la nota -. È importante anche sotto il profilo umanitario che l'hotspot non vada oltre una soglia critica di presenze".
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