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La guerra in Ucraina avrà certamente effetti importanti nell’immediato futuro dell’Europa, uno dei quali è sicuramente il riarmo degli Stati nel nostro continente. È tuttavia davvero interessante vedere chi beneficerà di questi sviluppi, inattesi solo per chi non segue le questioni militari del Medio Oriente.
Non vi sono dubbi sul fatto che la posizione dello Stato d’Israele fra i due contendenti dell’attuale conflitto sia molto particolare. La Russia è da tempo un interlocutore fondamentale per lo Stato ebraico, su almeno due questioni essenziali: quella delle trattative sul nucleare iraniano e la situazione in Siria, dove l’aviazione con la stella di David compie incursioni oramai abitualmente, senza che le forze aeree russe presenti a difesa di Damasco siano mai intervenute. Al tempo stesso, l’Ucraina ha una storia importante nel mondo ebraico, per la forte comunità un tempo ivi esistente, che ha subito tragiche persecuzioni nel corso della Seconda Guerra mondiale.
Per queste ragioni, Israele si è addirittura posta come possibile mediatore fra Russia ed Ucraina, con un’iniziativa personale diretta dello stesso premier israeliano Bennet. In piena autonomia rispetto allo stesso alleato americano.

Il sistema missilistico Arrow 3
Ecco ora che la stampa israeliana dà notizia di un possibile accordo per l’acquisto da parte della Germania di uno dei sistemi d’arma missilistici più avanzati al mondo, che rappresenta un vanto per lo Stato ebraico, l’Arrow 3.
Pare infatti che la Germania abbia ottenuto già l’approvazione da Israele e dagli Stati Uniti per l’acquisto di questo sistema missilistico, sviluppato congiuntamente dall’Agenzia per la difesa missilistica degli Stati Uniti e dall’Organizzazione per la difesa missilistica israeliana (IMDO), che dipende dalla Direzione Ricerca e Sviluppo del Ministero della Difesa israeliano.
L’appaltatore principale per l’integrazione e lo sviluppo dell’Arrow Weapon System è la divisione MALAM delle IAI (Israeli Aerospace Industry), responsabile delle funzioni radar, insieme alla divisione Elbit Systems Elisra, che ha sviluppato i sistemi di direzione di tiro, ed alla divisione TAMAM, sempre di IAI, con IMI e Rafael Advanced Defense Systems, che hanno sviluppato congiuntamente l’intercettore. La stessa Boeing statunitense è anch’essa autorevole partner del consorzio.
L’Arrow 3 è un sistema altamente manovrabile, progettato per fornire la massima copertura dello spazio aereo, intercettando i missili balistici quando sono ancora al di fuori dell’atmosfera terrestre: per questo è considerato uno dei migliori intercettori al mondo. L’Arrow 3 è poi l’unico intercettore che non trasporta una testata esplosiva, ma colpisce un missile nemico in arrivo schiantandosi contro di esso.
Si ritiene che l’ultima generazione del sistema Arrow 3 abbia migliori capacità di intercettazione, a un’altitudine molto più elevata e molto più lontano dal suolo. L’Arrow 3 costituisce il livello più alto del sistema di difesa multi-livello di Israele, insieme al sistema Arrow 2, al David’s Sling e ad Iron Dome.

Il riarmo della Germania
Lunedì scorso, il comandante in capo dell’aeronautica militare tedesca, il tenente generale Ingo Gerhartz, ha dichiarato al Jerusalem Post che l’Arrow 3 è il sistema più efficace contro alcuni tipi di minaccia potenzialmente rivolti contro il suo Paese.
«Iron Dome viene utilizzato per minacce a corto raggio, e abbiamo un’industria sufficientemente capace in casa, e ci procureremo sistemi a questo scopo – ha affermato Gerhartz. Come intercettori a quote più alte, abbiamo il sistema d’arma Patriot, che modernizzeremo. Per una portata sui 15.000 km e traiettoria eso-atmosferica invece non abbiamo nulla, ed è per questo che ho dato un’occhiata da vicino all’Arrow 3 e siamo davvero interessati a questo sistema».
L’Arrow 3 è infatti in grado di intercettare missili balistici ad altitudini di oltre 100 km e con una portata dichiarata fino a 2.400 km. Mai fino ad ora, si noti, è stato venduto ad un altro paese.
Evidentemente l’alto ufficiale tedesco si riferisce al fatto che la Russia avrebbe posizionato missili Iskander in luoghi da cui, secondo stime della NATO, essi potrebbero raggiungere molte città europee, tra cui Berlino. I missili russi di questo tipo, che sarebbero già stati utilizzati in Ucraina, volano troppo in alto per essere distrutti dai tradizionali sistemi di difesa antimissile.
«Dobbiamo tutti prepararci al fatto che abbiamo un vicino che è attualmente pronto a usare la forza per far valere i suoi interessi. Ecco perché dobbiamo lavorare insieme per assicurarci che ciò non accada», ha detto il cancelliere tedesco Olaf Sholz, a quanto pare sostenitore dell’acquisto dell’Arrow 3, in un’intervista alla televisione tedesca la scorsa settimana.
Come si sa, dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, la Germania (e non solo…) ha aumentato il suo budget per la difesa al 2% del PIL, affermando che avrebbe istituito un fondo speciale di 100 miliardi di euro per potenziare rapidamente le sue forze armate.
Secondo il quotidiano tedesco Bild am Sonntag, l’acquisto del sistema costerà alla Germania almeno 2 miliardi di euro. Il servizio affermava che il sistema sarebbe stato operativo entro il 2025 ed il suo radar Green Pine verrebbe installato in tre località in Germania, da dove i dati sarebbero poi inviati al Centro operativo combinato aereo della NATO a Uedem. È quindi chiaro, che la Germania è oggi totalmente allineata alle indicazioni strategiche della NATO, che sta spingendo per una ripresa della corsa agli armamenti in Europa.
Non deve sembrare strano che lo Stato di Israele, con il consenso statunitense, possa oggi fare ottimi affari proprio grazie alla nuova percezione della minaccia russa dopo la guerra in Ucraina: qualcosa che non si vedeva dai tempi della Guerra Fredda, e che speravamo di aver lasciato alle nostre spalle.

Tratto da: clarissa.it

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