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di AMDuemila
Per i pm l'ex sindaco avrebbe ricevuto dal colonnello Zappalà uno stralcio di intercettazione che avrebbe inoltrato a Vincenzo Santangelo

I pm della Dda di Palermo, Francesca Dessì e Pierangelo Padova, hanno chiesto sette anni di carcere per l'ex sindaco Dc di Castelvetrano Antonio Vaccarino (in foto), 74 anni, imputato davanti il Tribunale di Marsala per concorso in rivelazione di segreto d'ufficio e favoreggiamento personale, con l'aggravante mafiosa. Vaccarino, nuovamente rinchiuso in carcere lo scorso 10 gennaio, era stato arrestato il 16 aprile 2019 insieme al tenente colonnello Marco Alfio Zappalà e l'appuntato Giuseppe Barcellona, nell'ambito delle indagini sul super latitante Matteo Messina Denaro. Secondo i pm della Dda, l'ex sindaco, avrebbe ricevuto da Zappalà, in servizio alla Dia di Caltanissetta, uno stralcio di una intercettazione che avrebbe inoltrato a Vincenzo Santangelo, titolare di un'agenzia funebre già condannato per mafia. Ad essere intercettata fu una conversazione tra due soggetti che parlavano del funerale di Lorenzo Cimarosa, cugino acquisito del boss stragista e collaboratore di giustizia morto nel gennaio 2017 per una grave malattia. "Diceva Hemingway 'non lasciare che la verità rovini una bella storia', ma questo non è un romanzo, né una sceneggiatura di un film e credo che si debba applicare un principio radicalmente opposto", ha detto durante la sua requisitoria il sostituto procuratore Pierangelo Padova. "Il professore Vaccarino ha istigato Zappalà, facendosi consegnare copia del verbale di trascrizioni, perché probabilmente si era accreditato e il giorno dopo Vaccarino consegna a Santangelo l'intercettazione che aveva di certo interesse per la cattura di Messina Denaro", hanno aggiunto i pm della Dda di Palermo, descrivendo l'accusa di rivelazione, in concorso con Zappalà. "E' ritenuto provato anche il favoreggiamento di Vincenzo Santangelo, ma è irrilevante definire il fine ultimo di Vaccarino", ha detto il sostituto procuratore Francesca Dessì. "Vaccarino non ha mai collaborato con l'autorità giudiziaria, ha soltanto fornito ausilio ai servizi segreti e quando ha dovuto fornire informazioni all'autorità giudiziaria si è limitato a confermare quanto era già emerso", ha concluso il pm Dessi. "Qui mancano i reati, non c'è la rivelazione e manca pure il favoreggiamento" è stata invece la replica degli avvocati dell'ex primo cittadino di Castelvetrano che hanno chiesto la sua assoluzione "perché il fatto non sussiste" ai giudici del Tribunale di Marsala.

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