di AMDuemila
Non si è fatta attendere la replica dell'ex poliziotto ed ex consulente della Procura di Caltanissetta, Gioacchino Genchi, all'ex Prouratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini che oggi, al processo sul depistaggio, ha definito lo stesso come un soggetto "pericoloso per le istituzioni". Nella pagina social di Facebook ha scritto senza mezzi termini: "Ilda Boccassini a distanza di quasi un trentennio da quegli eventi non si rende ancora conto di essere stata - probabilmente senza volerlo, perché indotta da altri sentimenti - la prima vera responsabile dei depistaggi delle indagini sulle stragi che grazie a lei Arnaldo La Barbera ed altri, sopra e sotto di lui, hanno potuto compiere". E poi ha aggiunto: "La sua repentina fuga da Caltanissetta dopo avere contribuito ad accreditare il falso pentito Scarantino, il suo infausto passaggio da Palermo e il ritorno a Milano, da dove era andata via per le note vicende a tutti note, ne sono una conferma". "Ilda Boccassini - ha proseguito Genchi accusando ulteriormente l'ex pm - all'epoca in cui era pubblico ministero a Caltanissetta, dopo avermi richiesto ed autorizzato ad analizzare i computer e i dispositivi informatici di Giovanni Falcone, oltre che ad acquisire i tabulati delle sue utenze cellulari, non mi ha consentito di verificare dalle sue carte di credito l'effettiva trasferta in America alla fine di aprile del 1992, che Falcone aveva scrupolosamente annotato nel suo data bank Casio, che delle manine di Stato su cui la Boccassini non volle mai indagare avevano provveduto a cancellare".
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